Premio Salva la tua lingua: un caleidoscopio di voci e tradizioni italiane.

La XIII edizione del premio “Salva la tua lingua locale”, un faro per la salvaguardia del patrimonio linguistico italiano, ha illuminato la Protomoteca del Campidoglio con un caleidoscopio di voci e storie provenienti da ogni angolo della penisola.
L’evento, sostenuto da Unpli (Unione delle Pro Loco d’Italia), Ali Lazio (Autonomie Locali Italiane Lazio) e il Centro Internazionale Eugenio Montale, e sotto l’egida di istituzioni nazionali, ha raccolto un numero record di oltre cinquecento opere, testimoniando un crescente e sentito interesse per la tutela delle lingue locali, veri e propri tesori culturali spesso dimenticati.
La cerimonia, guidata da Adriana Volpe e Beppe Convertini, ha offerto un ricco panorama di contributi, che spaziano dalla ricerca accademica alla creatività artistica, sottolineando come la diversità linguistica sia un elemento fondamentale dell’identità nazionale.

Particolarmente apprezzato il lavoro di Irene Immacolata Panella, autrice di “Le lingue di Colobraro e Tursi tra spinte innovative e arcaicità”, e della giovane studentessa torinese Chiara Borla, con la sua tesi “A capisso cò j’àutri! Un caso di studio sul piemontese tra intercomprensione e interproduzione”, entrambe premiate per la loro rigorosa e originale analisi dei dialetti.
Le loro opere non si limitano a documentare la ricchezza lessicale e grammaticale di queste lingue, ma ne esplorano anche le dinamiche evolutive e la vitalità nel contesto contemporaneo.
Un momento particolarmente commovente è stata la testimonianza di Maria Jatosti, iconica figura della cultura italiana, curatrice, scrittrice, giornalista, poetessa, traduttrice e regista teatrale.
La sua lunga e prestigiosa carriera è stata celebrata con il premio Luigi Manzi, un riconoscimento al suo instancabile impegno nella promozione della cultura e delle arti, e un invito a tutti gli operatori culturali a non smettere di dare voce alle comunità e alle loro tradizioni.
La musica, come veicolo di espressione e trasmissione culturale, ha avuto un ruolo di primo piano, con la vittoria di Noemi Balloi, che con la sua canzone in sarda “Naru ca no” ha affrontato temi di grande attualità, come l’emancipazione femminile e il diritto di dire di no.
Un messaggio potente che sottolinea come la lingua, in tutte le sue forme, possa essere uno strumento di cambiamento sociale.

Gerard Janssen Bigas, studente spagnolo dell’Università di Barcellona, ha ricevuto una menzione speciale per la sua tesi “Tra prestigio e dimenticanza.

Le lingue dell’Italia settentrionale viste dai giovani”, che offre una prospettiva inedita sul valore dei dialetti del nord attraverso lo sguardo di una generazione straniera.
Il premio speciale della giuria è andato a Gianni Belfiore, paroliere e produttore discografico, in segno di omaggio alla memoria di Rosa Balistreri, cantautrice siciliana che ha saputo interpretare con passione e intensità il canto popolare e la denuncia sociale.

Il presidente nazionale Unpli, Antonino La Spina, ha sottolineato come le opere partecipanti al premio siano “frammenti preziosi di un patrimonio” che raccontano storie, paesaggi e memorie collettive.
L’Unione delle Pro Loco d’Italia si conferma un attore chiave nella promozione di autori, ricercatori e realtà associative impegnate nella salvaguardia e trasmissione delle lingue locali, riconoscendone la capacità di evolvere e dialogare con il presente.

Luca Abbruzzetti, presidente di Ali Autonomie Locali Italiane del Lazio, ha ribadito l’importanza della diversità linguistica come espressione del principio di unità nella diversità, un valore condiviso anche dall’Unione Europea.
Il premio “Salva la tua lingua locale” celebra questo valore, promuovendo la cultura e le tradizioni locali e stimolando la produzione artistica e letteraria in lingua locale.
Giovanni Solimine, presidente onorario del premio, ha concluso sottolineando come il premio stesso abbia contribuito a stimolare la creatività e a portare alla luce le diverse componenti territoriali, consolidando il ruolo fondamentale delle lingue locali nel tessuto culturale nazionale.

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