La rappresentazione teatrale “Senza Parole”, un’opera di profondo significato umano e artistico, ha illuminato il palco del Teatro Parioli Costanzo a Roma il 20 maggio, consacrandosi vincitrice del prestigioso Premio Maurizio Costanzo nelle carceri. Un riconoscimento che va ben oltre il semplice ambito del teatro, poiché incarna un impegno sociale di grande valore, incarnando la visione che il compianto Maurizio Costanzo aveva del ruolo dell’arte come strumento di riscatto e di speranza.L’inattesa e commovente sceneggiatura, plasmata dalle voci e dalle esperienze dei detenuti della Casa Circondariale Sanquirico di Monza, in collaborazione con la compagnia Geniattori guidata dall’attore e regista Mauro Sironi, si è distinta tra le ventisei candidature arrivate alla competizione. La scelta della giuria, presieduta dal raffinato regista teatrale Pino Strabioli e composta dalla presidente dell’Associazione Voglia di Teatro Brunilde Di Giovanni e dal giornalista del Corriere della Sera Paolo Conti, è stata animata da un profondo apprezzamento per la sua essenzialità, la potenza espressiva e l’efficacia comunicativa.La performance si dispiega attraverso undici quadri evocativi, presentati con un’eleganza discreta: i detenuti si muovono dietro una cornice, narrando visivamente il loro quotidiano carcerario. La voce narrante di Mauro Sironi, guida silenziosa, accompagna lo spettatore in un percorso emozionale che ripercorre le tappe fondamentali di una giornata tipica: dall’implacabile formalità delle fotografie segnaletiche all’agognata liberazione, simbolo di un futuro incerto ma desiderato. Attività lavorative, momenti di condivisione, la frugalità del pranzo e della cena, istanti di preghiera, profonda riflessione interiore, confronto con gli altri detenuti e, inevitabilmente, il dolore, emergono con cruda autenticità, escludendo ogni retorica consolatoria.Il Premio Maurizio Costanzo nelle carceri, nato nell’ottobre 2024 dall’iniziativa dell’Associazione Maurizio Costanzo, è un omaggio al giornalista e personaggio televisivo scomparso nel 2023, e rappresenta un’importante concretizzazione del suo profondo interesse per la realtà carceraria e per la dignità umana. L’associazione si propone di portare arte e possibilità di espressione creativa all’interno degli istituti penitenziari, offrendo ai detenuti uno strumento potente per elaborare le proprie esperienze e costruire un percorso di rinascita. Questo progetto non è solo un evento culturale, ma un atto di civiltà, un racconto di resilienza, un invito alla speranza, un faro di possibilità per chi ha smarrito la propria strada.L’iniziativa, resa possibile grazie al generoso sostegno di Intesa Sanpaolo, Nuovo Imaie e Fondazione Lottomatica, prevede un premio in denaro destinato alla Compagnia vincitrice, un ulteriore riconoscimento del valore del progetto e un incentivo per continuare a investire nel potere trasformativo del teatro. Numerosi illustri ospiti, tra cui Maria De Filippi, Giobbe Covatta, Massimo Giletti, Myrta Merlino e Francesco Rutelli, hanno affollato la sala, testimoniando l’importanza dell’evento e il suo impatto sulla coscienza collettiva.
Senza Parole: Teatro e Riscatto Dietro le Sbarre
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