La Juventus Football Club ha ufficializzato una decisione che segna una svolta strategica nel suo percorso calcistico: per la stagione sportiva 2025/2026, la guida tecnica sarà affidata a Nenad Tudor. L’annuncio, giunto direttamente dalla voce del neo direttore generale, Damien Comolli, durante una conferenza stampa presso lo Stadium, proietta l’entità bianconera verso un futuro improntato a una precisa filosofia di gioco e a obiettivi ambiziosi.L’insediamento di Tudor rappresenta non una mera sostituzione, ma una scelta ponderata, frutto di un’analisi approfondita delle dinamiche interne ed esterne alla società. Comolli, con chiarezza e fermezza, ha voluto dissipare ogni dubbio, sottolineando come la presenza di Tudor a Torino non sia un’operazione transitoria, ma un progetto a lungo termine. La conferma del tecnico croato, che ha già dimostrato di possedere una visione tattica precisa e una capacità di estrarre il meglio dai suoi giocatori, riflette una volontà di continuità e stabilità in un momento cruciale per il club.”Ho comunicato direttamente a Igor [Tudor] che il suo percorso con la Juventus proseguirà anche successivamente alla conclusione del Mondiale per Club,” ha dichiarato Comolli, evidenziando l’importanza attribuita al rapporto di fiducia che si sta instaurando tra la dirigenza e il tecnico. Questa coesione operativa si traduce in un lavoro congiunto volto a definire le strategie, le tattiche e i modelli di gioco che caratterizzeranno la Juventus del futuro.L’arrivo di Tudor non si limita a una questione puramente tecnica. La sua figura incarna anche un cambio di mentalità, un ritorno a valori come la disciplina, la grinta e l’intensità, elementi che hanno contraddistinto le stagioni di maggior successo del club. Si prospetta, dunque, un approccio più pragmatico e orientato ai risultati, senza rinunciare all’evoluzione e all’innovazione nel panorama calcistico contemporaneo.L’obiettivo primario, come sempre, rimane la conquista di trofei, sia a livello nazionale che internazionale. Tuttavia, il processo di ricostruzione e di crescita non può prescindere da una solida base, da un’identità ben definita e da un gruppo di giocatori coesi e motivati. La Juventus, sotto la guida di Tudor e con la direzione strategica di Comolli, si impegna a perseguire questi obiettivi con determinazione e ambizione, mirando a tornare ai vertici del calcio europeo. La fiducia riposta nel tecnico croato è un investimento nel futuro, un segnale chiaro della volontà di costruire una Juventus solida, competitiva e capace di emozionare i propri tifosi.