L’Università di Bologna consolida la sua leadership nel panorama accademico italiano, aggiudicandosi per il sesto anno consecutivo il primato nella prestigiosa classifica di Times Higher Education 2026.
Pur mantenendo una posizione di rilievo a livello globale, attestandosi al 130° posto – un miglioramento tangibile rispetto al 146° dell’anno precedente – il risultato sottolinea un percorso di crescita e rafforzamento delle sue attività di ricerca e didattica.
A condividere l’onore di rappresentare l’Italia tra le istituzioni di eccellenza mondiali figurano la Scuola Normale Superiore di Pisa (137°) e la Sapienza Università di Roma (170°), testimoniando la vitalità e la competenza del sistema universitario nazionale.
L’analisi dettagliata della classifica rivela peculiarità significative nel posizionamento delle altre università italiane.
L’Università di Trento, con un collocamento nella fascia 301-350, si distingue per un forte impegno nella ricerca scientifica, con un punteggio di 78,9, e per un contributo rilevante all’innovazione industriale (70,7).
La Libera Università di Bolzano, posizionata nella fascia 351-400, si caratterizza per un’eccezionale qualità della ricerca (85,9) e per un’attrattività internazionale particolarmente elevata (78,9), superando Trento in questo specifico indicatore e riflettendo un’apertura e una capacità di attrarre talenti e collaborazioni internazionali di spicco.
La presenza di questi atenei, unitamente a quelli più quotati, conferma la diversificazione e la ricchezza del sistema universitario italiano, che si impegna a rispondere alle sfide della globalizzazione e della trasformazione digitale.
A livello globale, la classifica Times Higher Education continua a premiare l’eccellenza consolidata: l’Università di Oxford, per il decimo anno consecutivo, si conferma indiscussa leader, simbolo di tradizione accademica e innovazione.
Il Massachusetts Institute of Technology (MIT) si aggiudica il secondo posto, rafforzando la sua reputazione come polo di riferimento per le discipline scientifiche e tecnologiche.
Al terzo gradino del podio, Princeton e Cambridge condividono l’onore, testimoniando un legame storico e un’eredità di eccellenza che continuano ad ispirare le nuove generazioni di studiosi e ricercatori.
La competizione tra queste istituzioni globali evidenzia l’importanza di investire in ricerca, di promuovere la collaborazione internazionale e di attrarre i migliori talenti per rimanere all’avanguardia nel panorama accademico mondiale.
Il risultato, in definitiva, riflette un ecosistema di conoscenza in continua evoluzione, dove l’innovazione, la ricerca e la didattica di qualità rappresentano i pilastri fondamentali per il progresso sociale ed economico.








