La crescente pressione abitativa che affligge diverse aree della provincia di Trento richiede un’analisi puntuale e strumenti di intervento mirati.
Riva del Garda, Arco, Trento, Pergine Valsugana e Rovereto figurano con fermezza nell’elenco dei Comuni caratterizzati da “alta tensione abitativa”, una designazione che riflette una significativa discrepanza tra la domanda di alloggi in affitto e la loro effettiva disponibilità sul mercato.
Questa lista, recentemente aggiornata dalla Giunta provinciale in risposta a una richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), conferma la persistenza di una situazione complessa che impone una riflessione approfondita sulle dinamiche territoriali e sociali in atto.
La denominazione di “alta tensione abitativa” non è una semplice etichetta burocratica; essa denota una realtà concreta: un’offerta residenziale insufficiente a soddisfare le esigenze di una popolazione in crescita, spesso incentivata da fattori economici, lavorativi e turistici.
Questa dinamica si manifesta con difficoltà per studenti, giovani lavoratori, famiglie a basso reddito e, più in generale, per chiunque sia alla ricerca di una soluzione abitativa dignitosa e accessibile.
L’aggiornamento dell’elenco, come sottolinea l’Assessore provinciale alla casa, Simone Marchiori, è cruciale per mantenere l’efficacia degli strumenti normativi a livello nazionale e per garantire che le politiche abitative provinciali siano calibrate sulle specifiche esigenze del territorio.
Non si tratta semplicemente di reagire a una crisi momentanea, ma di comprendere le cause profonde di questa pressione e di sviluppare strategie a lungo termine per mitigarne gli effetti.
La metodologia adottata per l’individuazione di questi Comuni rivela un approccio sofisticato, che va oltre la mera analisi demografica.
La Provincia ha integrato i dati Istat relativi alla popolazione residente con un indicatore composito di “turisticità” sviluppato da Ispat.
Questo indicatore, che considera il rapporto tra presenze turistiche e popolazione residente, calcolato su un triennio (2021-2023) per minimizzare le distorsioni pandemiche, e la quota di presenze turistiche provinciali attribuibili a ciascun Comune, offre una visione più completa delle forze in gioco.
L’elevata turisticità, sebbene generi indotto economico, accentua significativamente la competizione per le risorse abitative, spingendo al rialzo i prezzi degli affitti e rendendo sempre più difficile per i residenti trovare un alloggio adeguato.
La concentrazione di attività economiche, la bellezza paesaggistica e la qualità della vita attraggono flussi migratori che, a loro volta, alimentano la domanda abitativa.
In conclusione, la designazione di Riva del Garda, Arco, Trento, Pergine Valsugana e Rovereto come Comuni ad alta tensione abitativa rappresenta un campanello d’allarme che impone un impegno condiviso tra istituzioni, operatori economici e comunità locali per promuovere un modello di sviluppo sostenibile, che concili le esigenze di crescita economica con il diritto fondamentale alla casa.
Interventi mirati, incentivi alla costruzione di alloggi a prezzi accessibili, politiche di gestione del territorio e un’attenta programmazione degli investimenti sono essenziali per affrontare questa sfida complessa e garantire un futuro abitativo equo e dignitoso per tutti.







