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martedì 18 Novembre 2025

Successo a Venice Noir: un festival che incanta Venezia.

Il sipario si è abbassato sulla prima edizione del Venice Noir, un evento che ha superato ogni aspettativa e lasciato un’eco vibrante nel tessuto culturale veneziano.

Con un’affluenza di 2.860 partecipanti in soli tre giorni, il festival si è rivelato un successo clamoroso, una vetrina di letteratura noir, crime fiction e mistero che ha saputo attrarre un pubblico variegato e appassionato.
Ben ventitrè eventi, che hanno visto protagonisti oltre quaranta ospiti internazionali, tra cui una significativa presenza britannica, hanno animato le giornate, generando incontri intensi e partecipazioni calorose.

La cerimonia di chiusura, ospitata nell’elegante cornice dell’Hotel Monaco, ha visto la consegna del prestigioso Venice Noir Award a Sir Ian Rankin, autore di culto nel panorama del thriller contemporaneo.

L’edizione inaugurale si è arricchita di un elemento simbolico e distintivo: una scultura esclusiva realizzata appositamente per il festival dall’artista australiana Amy Thai, in collaborazione con BaroviereToso Arte.

L’opera, un pugnale stilizzato realizzato in pregiato vetro di Murano, incarna l’essenza del genere noir, combinando l’eleganza e la maestria artigianale veneziana con l’iconografia del mistero e del pericolo.

Essa rappresenta un ponte tra la tradizione e l’innovazione, tra l’arte vetraria di Murano e la letteratura che esplora le zone d’ombra dell’animo umano.

Il risultato eccezionale di questa prima edizione impone una riflessione immediata e un impegno concreto per il futuro.
“Dobbiamo iniziare subito a lavorare alla nostra edizione 2026,” ha dichiarato Marco Vidal, CEO di The Merchant of Venice e figura chiave nell’organizzazione del festival.
La sfida è quella di consolidare il successo ottenuto, ampliando l’offerta e mantenendo elevati gli standard qualitativi.
Vidal esprime fiducia nella capacità del team, sottolineando come Venice Noir possa ambire a diventare un punto di riferimento imprescindibile nel panorama culturale italiano e internazionale, un appuntamento che attragga appassionati, scrittori e operatori del settore provenienti da tutto il mondo.
Giacomo Brunoro, direttore artistico della sezione italiana del festival, ha descritto l’atmosfera generata dagli eventi come “un’alchimia magica,” frutto dell’interazione spontanea e profonda tra ospiti e pubblico.

Questa capacità di creare un legame emotivo e intellettuale tra autori e lettori è uno degli elementi distintivi di Venice Noir, e un fattore chiave per il suo potenziale di crescita.
L’evento non si è limitato a presentare libri e autori; ha promosso un dialogo aperto e stimolante su temi complessi e attuali, affrontando le sfumature del crimine, la giustizia, la moralità e le dinamiche sociali che ne sono alla base, contribuendo a creare una piattaforma unica per la riflessione e l’intrattenimento.

La volontà è quella di rafforzare ulteriormente questo aspetto, arricchendo la programmazione con iniziative che favoriscano l’interazione e la partecipazione attiva del pubblico.

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