La sedicesima edizione di “Non a Voce Sola” si appresta a illuminare il paesaggio marchigiano, un festival che si è evoluto da iniziativa dedicata alle voci femminili a crocevia di pensiero e creazione, un vero e proprio laboratorio culturale che interroga i confini del genere e dell’identità. L’apertura, il 19 giugno a Chiaravalle con la presenza della scrittrice Lucia Tancredi, segna l’inizio di un percorso intellettuale che si protrae fino all’11 settembre, animato da un ricco panorama di ospiti.”Viriditas”, il tema cardine di quest’anno, non è un mero spunto estetico, ma un principio dinamico che invita a riflettere sulla forza trasformativa del cambiamento. Si tratta di esplorare come la vitalità intrinseca alla mutazione possa smantellare gerarchie consolidate, decostruire narrazioni dominanti e aprire varchi verso nuove forme di libertà personale e collettiva. Il festival si propone quindi come un catalizzatore di riflessioni profonde sulla complessità dei rapporti di genere, sull’ambizione, sul desiderio e sulla lotta per i diritti, offrendo una piattaforma per voci spesso marginalizzate o silenziate.Oltre alla scrittrice Tancredi, un team di relatori di spicco – Barbara Alberti, Donatella Di Cesare, Maria Giuseppina Muzzarelli, Umberto Piersanti, Guido Garufi, Sigfrido Ranucci, Franco Arminio, Giuliana Salvi, Luca Sommi, Marco Fasolio, Elena Torri, Christina B.Assouad, Viola Di Grado, Piergiorgio Odifreddi, Laura Imay Messina, Loredana Lipperini, Fabiola Ruggero, Francesca Recchia Luciani – offrirà prospettive molteplici e stimolanti, attingendo a discipline che spaziano dalla filosofia alla letteratura, dalla musica alle arti visive, dal giornalismo alle scienze. “Non a Voce Sola” non si limita a un’occasione di confronto teorico; è un vero e proprio percorso che coinvolge diciassette comuni del territorio marchigiano, trasformando il paesaggio stesso in un palcoscenico di idee e emozioni. L’iniziativa, con il suo approccio inclusivo e la sua attenzione alla contaminazione tra le discipline, si configura come un elemento distintivo nel panorama culturale italiano, un luogo in cui la differenza non è un limite, ma una risorsa per costruire un futuro più equo e consapevole. L’ingresso gratuito testimonia l’impegno a rendere il sapere accessibile a tutti, promuovendo un dibattito aperto e partecipato che coinvolga comunità e territori. Il patrocinio di Regione Marche, dell’Assemblea Legislativa, della Commissione Pari Opportunità, delle Università e dei comuni aderenti sottolinea l’importanza strategica di questa iniziativa per il tessuto sociale e culturale della regione.