L’impegno civico costante si traduce in risultati tangibili: la raccolta differenziata nella nostra provincia ha raggiunto il 70%, una cifra significativa che testimonia la crescente sensibilità ambientale della comunità. A illustrare questi dati, frutto dell’analisi approfondita dei rifiuti solidi urbani condotta nel corso del 2024/25, è stato Giulio Angelucci, direttore dell’Ufficio Gestione Rifiuti dell’Agenzia Provinciale per l’Ambiente e la Tutela del Clima.L’analisi dei rifiuti non è un mero esercizio statistico, bensì un potente strumento di diagnostica territoriale. Permette di tracciare l’evoluzione delle abitudini di consumo, di identificare le aree di criticità e di orientare le politiche ambientali con maggiore precisione. Come ha evidenziato l’assessore provinciale all’ambiente, Peter Brunner, questo approccio data la possibilità di calibrare i servizi di raccolta in funzione delle reali necessità locali, ottimizzando risorse e massimizzando l’efficacia del sistema complessivo.I dati rivelano non solo volumi di raccolta positivi, ma anche un miglioramento qualitativo apprezzabile. Si registra una drastica riduzione del 35% dei rifiuti domestici pericolosi, un indicatore cruciale per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Parallelamente, la percentuale di frazione organica all’interno del rifiuto indifferenziato rimane contenuta, attestandosi al di sotto della soglia del 10%, un dato che riflette una maggiore consapevolezza nella corretta separazione dei rifiuti organici.Un aspetto particolarmente incoraggiante è rappresentato dalla minima quantità di alimenti ancora commestibili che finiscono nella spazzatura, pari al 3,2%. Questo valore è inferiore alla media europea e suggerisce un’attenzione crescente alla prevenzione dello spreco alimentare, un tema di primaria importanza per la sostenibilità ambientale ed economica. Si osserva, inoltre, una diminuzione del quantitativo di plastica conferita, sebbene si rilevi un lieve incremento nell’utilizzo di imballaggi in carta e cartone, un fenomeno che merita un’analisi più approfondita per valutarne l’impatto ambientale complessivo, considerando l’intero ciclo di vita del materiale.L’incremento dei materiali non riciclabili all’interno della frazione indifferenziata, apparentemente negativo, è in realtà un segnale incoraggiante: indica che il sistema di raccolta differenziata sta diventando sempre più efficiente nel separare i materiali recuperabili, relegando nella parte non riciclabile solo ciò che, di fatto, non può essere recuperato. Questa tendenza sottolinea l’importanza di continuare a investire in campagne di sensibilizzazione mirate, promuovendo una maggiore accuratezza nella separazione dei rifiuti e incentivando l’adozione di modelli di consumo più responsabili, al fine di massimizzare il recupero di risorse e minimizzare l’impatto ambientale. Un approccio olistico che guarda al futuro, privilegiando la prevenzione, il riuso e il riciclo, per costruire un sistema di gestione dei rifiuti sempre più sostenibile ed efficiente.
Raccolta differenziata al 70%: la provincia guida con impegno civico.
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