sabato 27 Settembre 2025
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Trento

Valsugana, scoperta piantagione di cannabis: arrestato un trentenne

Un’operazione mirata dei Carabinieri, sviluppatasi nell’Alta Valsugana, ha portato alla denuncia di un trentenne per coltivazione e detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, configurando un’attività illecita di non trascurabile portata.
L’intervento, frutto di un’attività di vigilanza territoriale rafforzata, è stato innescato da una serie di segnalazioni provenienti dalla comunità locale, che avevano rilevato la presenza di un intenso odore, definito acre e pungente, proveniente da un’area boschiva a ridosso di una strada di comunicazione.

I Carabinieri, operando in sinergia tra la Stazione di Caldonazzo e il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Borgo Valsugana, hanno prontamente focalizzato l’attenzione su un’abitazione isolata, identificata come di pertinenza del soggetto trentenne.

La perquisizione, disposta in via d’iniziativa, ha rivelato una sofisticata operazione di coltivazione indoor, volta alla produzione di cannabis in larga quantità.

L’ispezione ha portato alla scoperta di una vera e propria piantagione interna, comprendente ben cinquanta piante di cannabis in fase di piena maturazione, destinate presumibilmente a essere trasformate e distribuite.

Il sequestro non si è limitato alla flora illecita; l’abitazione custodiva una quantità significativa di prodotto già lavorato, comprendente un panetto di resina di cannabis da cento grammi, oltre a milleseicento grammi di infiorescenze essiccate, trentasette grammi di resina suddivisi in diciassette bustine, quasi tre grammi di hashish e, in modo particolarmente allarmante, dieci grammi di funghi allucinogeni, suggerendo una possibile diversificazione dell’attività illecita.

L’ambiente domestico era stato trasformato in un vero e proprio laboratorio di coltivazione, con la presenza di serre interne, attrezzature specialistiche e materiali ad hoc, a testimonianza di un’attività organizzata e strutturata.

L’evento solleva interrogativi sulla capacità di controllo del territorio e sulla necessità di intensificare i controlli in aree isolate e marginali, dove spesso si sviluppano attività illecite difficili da individuare.
Le indagini proseguono per accertare eventuali complici e l’estensione della rete di distribuzione, con l’obiettivo di smantellare completamente l’organizzazione criminale e prevenire ulteriori danni alla comunità.

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