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mercoledì 10 Settembre 2025

Conservifici senza regole: scoperte pratiche pericolose e sequestri

Durante un’ispezione straordinaria, i Nuclei Antisofisticazione e Sanità (NAS) di Bologna hanno rilevato gravi irregolarità in un’azienda agricola specializzata nella produzione e commercializzazione di conserve di frutta e succhi. L’attività, inserita nel più ampio programma di controllo “Estate Tranquilla 2025”, intensificato a seguito di recenti focolai di botulismo, ha portato alla luce un quadro preoccupante di pratiche inadeguate e potenzialmente pericolose per la salute pubblica.L’ispezione ha scoperto un accumulo considerevole di contenitori in vetro, molti dei quali precaratamente riutilizzati, in alcuni casi ancora recanti residui di precedenti utilizzi, e privi di etichettatura conforme alle normative vigenti. Si trattava di oltre 1.500 vasetti e bottiglie, datati tra il 2010 e il 2018, che testimoniano una gestione del magazzino disordinata e priva di tracciabilità.L’aspetto più critico riscontrato è stato l’inadeguatezza dei processi di pastorizzazione, un’operazione cruciale per eliminare microrganismi patogeni e garantire la conservazione sicura degli alimenti. Le procedure adottate si sono rivelate insufficienti, esponendo i consumatori al rischio concreto di contaminazione da *Clostridium botulinum*, l’agente eziologico del botulismo, una grave intossicazione alimentare potenzialmente fatale.Le condizioni igieniche degli ambienti di lavorazione e stoccaggio erano altrettanto allarmanti. I NAS hanno rilevato la presenza di sporcizia diffusa, accumuli di polvere, ragnatele e, in alcune aree, anche guano, elementi che favoriscono la proliferazione di microrganismi indesiderati e compromettono la sicurezza alimentare. L’inadempienza non si è limitata alle aree interne. All’esterno della struttura, è stata documentata la preparazione di passata di pomodoro utilizzando un paiolo in rame arrugginito e alimentato da legname proveniente da pallet dismessi, una pratica gravissima che espone il prodotto a contaminazioni da metalli pesanti e altri agenti esterni.Le irregolarità riscontrate hanno portato alla confisca amministrativa di 674 kg di conserve e succhi di frutta, stimati in un valore complessivo di oltre 15.000 euro. L’azienda è stata immediatamente sospesa dalle attività di produzione, stoccaggio e commercializzazione, con una perdita economica stimata in circa 150.000 euro. Sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 4.500 euro, e la vicenda è stata trasmessa all’Autorità Sanitaria Locale (Ausl) per ulteriori approfondimenti e determinazioni. L’episodio sottolinea l’importanza cruciale di controlli rigorosi e di una cultura della sicurezza alimentare per tutelare la salute dei consumatori e prevenire rischi sanitari.

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