La raccolta delle uve presso la Cantina del Vermentino di Monti, cuore pulsante della vitivinicoltura gallurese, ha preso il via il 19 agosto e si protrae per un’ultima settimana, segnando un momento cruciale per l’intera comunità agricola. La cantina, punto di riferimento imprescindibile per la produzione del Vermentino Docg, si avvale dell’impegno di 350 soci, custodi di un patrimonio viticolo diffuso in un territorio che abbraccia Olbia, Osiri, Berchidda, Monti, e si estende fino a Tempio Pausania e San Teodoro. Il volume previsto di produzione si aggira sui tre milioni di bottiglie, testimonianza della forza e della rilevanza di questa realtà.L’annata 2025 si presenta come un paradosso agrario: la prolungata siccità e le temperature elevate hanno messo a dura prova le vigne, ma hanno paradossalmente favorito l’eliminazione di alcune patologie fogliari che altrimenti avrebbero compromesso la qualità delle uve. Questo scenario inatteso ha permesso di evitare l’uso di trattamenti fitosanitari, garantendo un prodotto più puro e genuino, espressione autentica del terroir gallurese. “La carenza idrica è stata un fattore di stress, innegabile,” afferma Mauro Murrighile, presidente della Cantina, “ma la generosità del sole ha agito come un agente di pulizia naturale, un dono inatteso. Ora attendiamo con fiducia il completamento della vendemmia e del conferimento.”La cantina guarda con attenzione ai mercati internazionali, pur riconoscendo le sfide poste dalle nuove normative e dalle politiche commerciali. “I dazi doganali imposti in America e le restrizioni legate al consumo di alcol rappresentano ostacoli non trascurabili,” ammette Murrighile, “ma siamo sollevati nel constatare che la domanda di vini bianchi, come il nostro Vermentino, mantiene una traiettoria positiva, a differenza di quanto osservato per i vini rossi. Questo riflette un cambiamento nei gusti dei consumatori, sempre più orientati verso bevande fresche e leggere.”La Cantina del Vermentino di Monti è un’organizzazione dinamica, che impiega oltre trenta professionisti, e si appresta a celebrare un traguardo significativo: il settantesimo anniversario di attività. Un evento che testimonia la resilienza, l’innovazione e l’impegno costante di una cooperativa che ha saputo preservare le tradizioni vitivinicole locali, valorizzando al contempo la qualità e l’eccellenza del Vermentino gallurese, simbolo di un territorio ricco di storia e di passione. La cantina, infatti, non è solo un luogo di produzione, ma un vero e proprio ecosistema sociale ed economico, che contribuisce in maniera significativa allo sviluppo sostenibile della Gallura.