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venerdì 5 Dicembre 2025

Acquacoltura italiana: nuova era di ricerca e sviluppo sostenibile.

Il settore dell’acquacoltura italiana si appresta a inaugurare una nuova era di sviluppo sostenibile, grazie a un’iniziativa strategica che fonde la ricerca scientifica all’avanguardia con le esigenze concrete del comparto produttivo.
Un protocollo d’intesa, siglato tra l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle regioni Lazio e Toscana (Izslt) e l’Associazione Piscicoltori Italiani (Api), rappresenta un punto di svolta, inaugurando un modello di collaborazione sinergica che promette di rivoluzionare la gestione della salute degli allevamenti ittici.
L’accordo, che fa leva sulla competenza di un consorzio di Istituti Zooprofilattici Sperimentali (Izs) di diversa localizzazione geografica – Lazio e Toscana, Venezie, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta – non si limita a formalizzare una partnership, ma definisce un quadro operativo articolato, focalizzato su obiettivi ambiziosi e percorsi innovativi.
L’iniziativa si configura come un ecosistema di ricerca, prevenzione e formazione, volto a rafforzare la resilienza del settore e a garantire la sicurezza alimentare.
Tre direttrici strategiche guideranno questo nuovo approccio: un’attenzione primaria alla prevenzione, con lo sviluppo e l’implementazione di vaccini e strategie di biosicurezza stabulogeni, affiancata da un sistema di raccolta dati partecipativa, direttamente coinvolgendo gli allevatori per valutare l’efficacia delle misure adottate e orientare le successive azioni.
Un secondo pilastro è rappresentato da un potenziamento diagnostico avanzato, unitamente alla ricerca continua di nuove soluzioni per la gestione tempestiva e uniforme delle emergenze infettive.
Infine, un focus sulla professionalizzazione del personale coinvolto, attraverso programmi di formazione mirati e l’adozione di tecnologie innovative.
Questo approccio integrato, che coniuga la competenza scientifica dei ricercatori con l’esperienza pratica degli allevatori, si pone l’obiettivo di superare i limiti del modello tradizionale, spesso frammentato e reattivo, a favore di un sistema proattivo e basato sulla conoscenza.

L’iniziativa non solo mira a ridurre l’incidenza di malattie e a migliorare la produttività, ma anche a promuovere la tracciabilità dei prodotti, a garantire la conformità alle normative sanitarie e a rafforzare la fiducia dei consumatori.
Il Commissario Straordinario dell’Izslt, Stefano Palomba, sottolinea come la collaborazione tra ricerca pubblica e settore produttivo sia essenziale per garantire la competitività dell’acquacoltura italiana e per tutelare la salute pubblica.
In un contesto globale caratterizzato da crescenti sfide ambientali, economiche e sanitarie, un approccio sinergico e basato sulla scienza rappresenta la chiave per assicurare un futuro sostenibile e prospero per il comparto dell’acquacoltura, contribuendo significativamente al benessere del Paese.

La rete Izs e Api, pertanto, si impegnano a costruire un futuro in cui la produzione ittica italiana sia sinonimo di qualità, sicurezza e innovazione.

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