La situazione critica derivante dall’invasione del granchio blu nel Delta del Po continua a richiedere interventi mirati e un approccio integrato, come ribadito dal Commissario Straordinario Enrico Caterino durante un incontro a Rovigo.
L’emergenza, innescata dalla rapida proliferazione della specie aliena, ha impattato significativamente sull’attività delle comunità di pescatori e sull’ecosistema lagunare, richiedendo una risposta rapida ed efficace.
In linea con il Piano Commissariale, è stata implementata una campagna di cattura selettiva, avviata ad aprile 2025, che ha già portato alla rimozione di oltre 2200 tonnellate di granchi, con una quota preponderante (1500 tonnellate) proveniente dal territorio veneto.
Questo sforzo considerevole testimonia l’impegno nel contenere la diffusione della specie e mitigare i danni economici e ambientali.
Riconoscendo l’onere finanziario gravato sulle spalle dei pescatori, il Commissario ha confermato l’impegno a garantire rimborsi tempestivi per i costi sostenuti durante le operazioni di prelievo e smaltimento.
Ad oggi, sono state presentate richieste di rimborso per un valore complessivo di circa 1,4 milioni di euro, di cui oltre 900.000 euro già erogati a cooperative e imprese di pesca a inizio settembre.
Ulteriori erogazioni sono previste a breve termine, nel quadro di un impegno continuo a sostenere le comunità locali.
Tuttavia, la strategia commissariale non si limita al mero contenimento e risarcimento.
Si concentra, con visione lungimirante, sulla valutazione e sull’implementazione di soluzioni innovative per la valorizzazione del granchio blu.
Questo include l’esplorazione di canali di commercializzazione sostenibili, con un costante dialogo con rappresentanti di consorzi, cooperative, e con imprenditori nazionali e internazionali che hanno investito nella filiera.
L’obiettivo è duplice: massimizzare il recupero di risorse pubbliche, evitando sprechi, e garantire un’effettiva commercializzazione del prodotto, creando un mercato stabile e redditizio.
L’analisi in corso mira a individuare le migliori pratiche per bilanciare l’urgente necessità di risarcire i pescatori per i costi sostenuti con l’imperativo di destinare al mercato solo le quote di granchio blu che rispondono ai requisiti di pezzatura e qualità necessari per la lavorazione.
Questo approccio, che coniuga pragmatismo e lungimiranza, mira a trasformare una problematica emergente in un’opportunità di sviluppo economico sostenibile, preservando al contempo la fragilità dell’ecosistema lagunare.
Il futuro del Delta Po dipende dalla capacità di integrare misure di emergenza con una visione strategica orientata alla valorizzazione delle risorse e alla resilienza delle comunità locali.