Tra Profitto, Sostenibilità e Ombre: Greenpeace Svela le Criticità nell’Allevamento del Tonno Rosso e i Rischi di Distorsione dei Fondi UEIl report “Corsa all’oro rosso” di Greenpeace solleva un campanello d’allarme sul futuro dell’allevamento del tonno rosso, una filiera sempre più cruciale per l’economia ma anche fonte di crescenti preoccupazioni ambientali ed etiche. L’indagine punta il dito contro una gestione caratterizzata da una scarsa regolamentazione e da una trasparenza insufficiente, elementi che favoriscono pratiche non sostenibili e, potenzialmente, comportamenti illeciti.L’analisi approfondita rivela come l’assenza di protocolli rigorosi e di meccanismi di controllo indipendenti nell’allevamento del tonno rosso apra la strada a pratiche che possono compromettere la salute degli ecosistemi marini, aggravare lo sfruttamento delle risorse ittiche e minare la reputazione del settore. La corsa al profitto, alimentata dalla crescente domanda globale di questo prezioso pesce, rischia di prevalere sulla necessità di un approccio responsabile e attento alla tutela della biodiversità.Un aspetto particolarmente allarmante evidenziato dal report è la mancanza di trasparenza nell’erogazione dei finanziamenti europei destinati agli allevamenti ittici. Questa opacità crea un terreno fertile per potenziali frodi e irregolarità, alimentando sospetti di favoritismi e distorsioni del mercato. La mancanza di accountability e la difficoltà di tracciare l’utilizzo dei fondi pubblici compromettono l’integrità del sistema e la fiducia dei cittadini.Greenpeace chiede con urgenza un cambio di rotta, auspicando l’introduzione di standard elevati in termini di sostenibilità ambientale, benessere animale e trasparenza finanziaria. È imperativo che le istituzioni europee intervengano per rafforzare i controlli, promuovere la tracciabilità dei prodotti e garantire che i finanziamenti siano utilizzati in modo responsabile e a beneficio dell’ambiente e delle comunità locali. Il futuro dell’allevamento del tonno rosso, e la sua capacità di conciliare profitto e sostenibilità, dipendono da scelte coraggiose e da un impegno concreto verso la trasparenza e la legalità.