L’apicoltura italiana, un tessuto connettivo essenziale per la salute del nostro territorio e l’eccellenza del nostro sistema alimentare, si configura come un comparto di rilevanza strategica.
Con una comunità di oltre 78.000 apicoltori, una distribuzione capillare di quasi 190.000 apiari, un patrimonio di 1,5 milioni di alveari attivi e la produzione annuale di quasi 22.000 tonnellate di miele in un’ampia gamma di varietà unifloreali – testimonianza della ricchezza botanica del nostro Paese – l’apicoltura non è solo un’attività economica, ma un vero e proprio presidio di biodiversità e un indicatore della salute ambientale.
Il recente workshop “Sanità e apicoltura: sfide e opportunità”, promosso dal Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e organizzato dall’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise (IZS), ha sottolineato la crucialità di questo legame.
L’iniziativa ha rappresentato un’occasione di confronto tra istituzioni, associazioni di categoria e il mondo scientifico, focalizzandosi sulle implicazioni dell’Animal Health Law europeo e sull’evoluzione del sistema di identificazione e registrazione degli animali in apicoltura.
Il ruolo dell’apicoltura come sentinella ambientale è innegabile.
Le api, attraverso la loro attività di impollinazione, garantiscono la riproduzione di una vasta gamma di piante coltivate e selvatiche, contribuendo in modo significativo alla produzione agricola e alla conservazione degli ecosistemi.
Il miele, prodotto di questa preziosa attività, non è solo un alimento gustoso e apprezzato, ma anche una fonte di nutrienti essenziali e composti bioattivi con proprietà antibatteriche e antiossidanti.
La ricerca scientifica sta inoltre esplorando il potenziale del miele come strumento complementare nella lotta contro la crescente resistenza agli antibiotici, un problema sanitario globale di primaria importanza.
L’implementazione del nuovo sistema di identificazione e registrazione degli apicoltori, come delineato nel Decreto Ministeriale del 27 gennaio 2025, mira a semplificare le procedure per gli operatori del settore, garantendo al contempo il rispetto delle normative in materia di prevenzione, sorveglianza e biosicurezza.
Questo aggiornamento riflette l’impegno del Ministero della Salute a supportare un settore in continua evoluzione, riconoscendo la sua importanza strategica per l’economia nazionale e la tutela dell’ambiente.
Il dialogo continuo e la collaborazione tra le diverse parti interessate, in particolare con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Masaf), si rivelano fondamentali per assicurare l’attuazione efficace delle normative e per valorizzare il ruolo degli apicoltori e dei medici veterinari, salvaguardando il futuro di un comparto così prezioso per il nostro Paese e la sua identità.
L’apicoltura, pertanto, si pone come un esempio virtuoso di come l’attività umana possa integrarsi armoniosamente con la natura, generando benefici tangibili per la salute pubblica, l’economia e l’ambiente.