venerdì 15 Agosto 2025

Vini sardi al top: 98 Standing Ovation e 3 vini a 100/100

Il panorama vitivinicolo sardo si proietta verso l’eccellenza, come testimonia l’ultima edizione della Guida online ai migliori vini della Sardegna, curata da Maurizio Valeriani e Antonio Paolini. Su un ampio campione di oltre 700 etichette esaminate, ben 98 bottiglie si sono distinte con la prestigiosa Standing Ovation, un dato che sottolinea un’innalzamento generale della qualità e una ricerca costante di perfezione. Tre vini si sono addirittura elevati al vertice, ottenendo il massimo punteggio di 100/100, risultato confermato dagli assaggi “alla cieca” condotti dalla testata giornalistica Vinodabere. Tra questi, spiccano due espressioni di Vermentino – il Ruinas del Fondatore 2022 di Depperu, un produttore già affermato per la sua abilità, e il Gallura Superiore Campianatu 2023 di Tenute Campianatu – e un Cannonau di Sardegna, il Perdas Longas 2023 firmato dal rinomato Francesco Cadinu.Nonostante le sfide poste dall’annata 2023, che ha penalizzato in particolare i vini rossi, soprattutto nella regione della Barbagia, i campioni assaggiati hanno dimostrato un profilo qualitativo sorprendente. Questo dato, inaspettato, rivela una resilienza e una capacità di adattamento da parte dei viticoltori sardi, capaci di interpretare le peculiarità del terroir anche in condizioni climatiche avverse.L’analisi territoriale mette in luce le aree di maggiore eccellenza. La Gallura consolida il suo ruolo di patria del Vermentino, con una concentrazione significativa di Standing Ovation (17 su 35) e rivela un’interpretazione territoriale innovativa del Cannonau (4 su 10). La Romangia e il Coros si confermano territori di pregio per il Vermentino, mentre Mamoiada, grazie alla sua forte identità vinicola, continua a elevare il suo Cannonau di montagna e la Granazza, una varietà autoctona in continua evoluzione.Orgosolo e Oliena registrano progressi significativi, con un numero crescente di vini premiati, mentre Oliena assiste a una rinascita del suo Nepente, un vitigno storico liberato dalle sue precedenti limitazioni. Nel Sud Sardegna, il Carignano si conferma il fiore all’occhiello, con un numero notevole di riconoscimenti. Mandrolisai, con la sua denominazione di origine controllata dedicata al territorio, si distingue per la sua capacità di valorizzare le potenzialità locali, nonostante le sfide legate alla comunicazione e alla consapevolezza del suo potenziale.Un’ulteriore osservazione riguarda i vini ossidativi, come la Vernaccia di Oristano e la Malvasia di Bosa, e i vini dolci, che continuano a manifestare un divario tra l’elevata qualità intrinseca e le difficoltà commerciali che ne limitano la diffusione. Questi prodotti, meritevoli di maggiore attenzione e di un’adeguata valorizzazione, necessitano di sostenitori appassionati capaci di comprenderne il valore e di promuoverne la conoscenza. La ricerca dell’eccellenza vitivinicola sarda è un percorso continuo, un impegno collettivo che si rinnova ogni anno, contribuendo a definire l’identità e il prestigio di questa terra.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

More articles ―