Celebriamo la Giornata dell’Autonomia, un’anniversario di profondo significato storico e politico per le Province Autonome di Trento e Bolzano.
La ricorrenza commemora la firma dell’Accordo di Parigi del 1946 tra l’Italia e l’Austria, un atto che segnò una cesura rispetto al passato bellico e pose le basi per un modello di convivenza innovativo, fondato sul riconoscimento delle specificità culturali e istituzionali di questi territori alpini.
L’accordo, lungi dall’essere un mero compromesso post-bellico, si configura come un esperimento di governance che ha generato un impatto ben oltre i confini regionali, ispirando riflessioni e sperimentazioni in altri contesti internazionali.
Il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, esprime in questa giornata un sentito tributo, sottolineando come il principio autonomistico risuoni con forza non solo nel cuore dei cittadini trentini e altoatesini, ma anche in una visione più ampia di governance territoriale.
La sua personale connessione con questa realtà, che trascende le origini geografiche, è emblematica di un legame profondo radicato nella storia familiare e nel patrimonio ideale che l’autonomia rappresenta.
L’attuale fase storica è caratterizzata da un’evoluzione significativa del quadro autonomistico, con una riforma statutaria in itinere che mira a consolidare e ampliare le competenze regionali.
Questo processo non si limita a una mera riallocazione di risorse o funzioni, ma implica una ridefinizione dei rapporti tra Stato centrale e enti locali, con l’obiettivo di rafforzare la capacità decisionale delle autonomie e di garantire una gestione più efficiente ed efficace dei servizi pubblici.
La riforma statutaria, infatti, si propone di introdurre meccanismi di intesa più snelli, di superare limiti procedurali obsoleti e di armonizzare le competenze in linea con le esigenze del contesto attuale, fungendo da modello per altre realtà istituzionali.
L’autonomia, intesa non come astrazione burocratica ma come concretizzazione di identità e aspirazioni civiche, rappresenta un fattore cruciale per lo sviluppo economico e sociale di questi territori.
Essa promuove la tutela della diversità culturale, la valorizzazione delle risorse locali, l’innovazione tecnologica e la coesione sociale.
La capacità di adattarsi ai cambiamenti globali, preservando al contempo le proprie specificità, è un elemento distintivo delle autonomie speciali, che si configurano come laboratori di sperimentazione di modelli di governance innovativi.
Il percorso di riforma statutaria, pur affrontando sfide complesse e richiedendo un dialogo costruttivo tra le diverse componenti istituzionali, testimonia l’impegno del Governo a consolidare le autonomie speciali come pilastri fondamentali del sistema istituzionale italiano.
L’attenzione ministeriale, prosegue Calderoli, rimarrà costante nel seguire l’iter parlamentare della riforma, interpretandola non come un compito formale, ma come un’espressione di un profondo legame affettivo e ideale.
La celebrazione della Giornata dell’Autonomia, pertanto, non si riduce a una mera commemorazione storica, ma si traduce in un impegno concreto per il futuro, volto a rafforzare i principi di sussidiarietà, decentramento e responsabilità che da sempre contraddistinguono le Province Autonome di Trento e Bolzano.
È un atto di fiducia nel potere della diversità e nella capacità di costruire un futuro condiviso, fondato sul rispetto reciproco e sulla valorizzazione delle identità locali.