giovedì 14 Agosto 2025

Ratafia Ciociara I.G.: Un tesoro del Lazio valorizzato

La recente registrazione, avvenuta il 5 agosto 2025 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, consacra un ulteriore tassello del ricco patrimonio agroalimentare del Lazio: la denominazione Ratafia Ciociara I.G. (Indicazione Geografica). L’evento, prontamente segnalato dall’Osservatorio Qualivita, colloca questa bevanda spiritosa al numero 36 tra le denominazioni di questo specifico comparto nel territorio italiano, testimoniando l’importanza crescente della valorizzazione delle produzioni locali e tradizionali.Il Lazio, regione storica e culturale, vanta un panorama di certificazioni geografiche particolarmente florido. Con un totale di 66 denominazioni DOP, IGP e STG (Specialità Tradizionale Garantita), il territorio regionale si conferma un punto di riferimento per la qualità e l’autenticità dei prodotti agroalimentari. Questo dato si articola in una distribuzione equilibrata tra il comparto alimentare (30 denominazioni) e quello vitivinicolo (36), a cui si aggiungono le quattro STG riconosciute a livello nazionale e le tre IG dedicate alle bevande spiritose, per un totale di 73 indicazioni geografiche.Tra queste, il comparto delle bevande spiritose, seppur di dimensioni contenute, rappresenta un’eccellenza che si avvale di un’identità profondamente radicata nel territorio. Oltre alle due IG nazionali per Grappa e Brandy Italiano, la Ratafia Ciociara si distingue come espressione unica di una tradizione secolare.La Ratafia Ciociara I.G. è un liquore frutto di un’attenta e rigorosa procedura: l’infusione idroalcolica di visciole o amarene (Prunus Cerasus spp.), unita all’utilizzo esclusivo di vini Cesanese del Piglio D.O.C.g. o Atina D.O.C., entrambi vitigni autoctoni che conferiscono alla bevanda una complessità aromatica ineguagliabile. La produzione è strettamente legata al territorio della provincia di Frosinone, assicurando la conservazione di un know-how tramandato di generazione in generazione. La scelta delle uve, la meticolosa infusione e l’affinamento seguono un protocollo preciso, volto a preservare l’autenticità del prodotto e a garantire un profilo organolettico coerente e riconoscibile.Il disciplinare di produzione, elemento fondamentale per la tutela e la valorizzazione della Ratafia Ciociara I.G., stabilisce un titolo alcolometrico compreso tra il 17 e il 35% vol., definendo i limiti entro i quali la bevanda deve rientrare per poter beneficiare della denominazione. L’aspetto cromatico, un intenso colore rosso rubino, anticipa l’esperienza sensoriale che segue: un profumo avvolgente e persistente, dominato dalle note aromatiche delle visciole o amarene, arricchite da sentori di frutti di bosco e dalla delicata presenza della mandorla. Al palato, la Ratafia Ciociara I.G. si rivela un’esperienza gustativa intensa e armoniosa, con un sapore aromatico, gradevole e persistente, che richiama le caratteristiche del frutto di visciole o amarene e la nota distintiva della mandorla. La denominazione I.G. non è solo un marchio di qualità, ma un sigillo che garantisce l’origine geografica, la tipicità e la conformità a un disciplinare di produzione rigoroso, preservando l’identità e la tradizione di un prodotto unico nel suo genere.

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