L’adesione di Bari alla Rete delle Città dell’Olio rappresenta un punto di svolta strategico, un atto di riconoscimento e celebrazione di un’eredità agricola, culturale ed economica profondamente radicata nel tessuto della Terra di Bari. L’iniziativa, promossa dall’assessore allo sviluppo economico Pietro Petruzzelli e accolta con entusiasmo da Confagricoltura Bari-BAT, eleva il capoluogo pugliese a fulcro di un sistema olivicolo di rilevanza nazionale, proiettandolo in una rete di eccellenze che abbraccia l’intera penisola.Questa non è semplicemente un’aggiunta a un elenco di città; è un atto che sancisce l’importanza cruciale dell’olivicoltura per l’identità bariese e bat che va ben al di là della mera produzione. L’olio, infatti, incarna una memoria collettiva, un patrimonio paesaggistico inestimabile e un modello di sviluppo sostenibile che lega indissolubilmente comunità e territorio. Le secolari tecniche di coltivazione, la trasmissione del sapere da padre in figlio, la salvaguardia delle varietà autoctone: tutto contribuisce a plasmare un’identità unica, capace di coniugare tradizione e innovazione.Il comprensorio bariese e il territorio della Bat, custodi di una biodiversità olivicola eccezionale, vantano milioni di alberi secolari, aziende agricole all’avanguardia e cultivar uniche, spesso tutelate da denominazioni di origine protetta a livello europeo. Questa ricchezza non è solo un orgoglio locale, ma un capitale strategico per l’economia regionale e nazionale, un vettore di sviluppo turistico e di promozione del Made in Italy nel mondo.L’ingresso nella Rete delle Città dell’Olio offre un’opportunità concreta per rafforzare la sinergia tra enti locali, mondo agricolo e operatori del settore, creando una piattaforma di collaborazione per affrontare le sfide attuali e future. La rigenerazione del patrimonio olivicolo, con particolare attenzione alla resilienza dei sistemi agroforestali di fronte ai cambiamenti climatici, la valorizzazione delle produzioni di qualità attraverso filiere corte e tracciabili, la promozione internazionale del prodotto e la difesa del paesaggio rurale: sono queste le priorità da perseguire con determinazione.Confagricoltura Bari-BAT sottolinea l’urgenza di tradurre questo impegno in azioni concrete, come la semplificazione delle procedure burocratiche, l’agevolazione dell’accesso a finanziamenti per l’innovazione e la ricerca, e la definizione di un piano di promozione mirato a valorizzare l’olio bariese sui mercati nazionali e internazionali. La collaborazione con il Comune di Bari e con la Rete delle Città dell’Olio sarà fondamentale per elaborare una progettualità condivisa, orientata a sostenere l’eccellenza agricola del territorio e a generare benefici per l’intera comunità, promuovendo un modello di sviluppo che coniughi prosperità economica, tutela ambientale e coesione sociale. Si tratta di coltivare non solo olive, ma un futuro di crescita sostenibile e di valorizzazione delle radici profonde che definiscono l’identità bariese.