Luigi Martino, ingegnere civile di 42 anni e appassionato sommelier dal 2017, è stato eletto nuovo ambasciatore del Susumaniello, un riconoscimento ottenuto durante il primo “Trofeo Master del Susumaniello” tenutosi a Mesagne, in provincia di Brindisi. L’evento, promosso dall’Associazione Italiana Sommelier (AIS) Puglia, ha rappresentato una vetrina di eccellenza per un vitigno che sta rapidamente affermandosi come una delle denominazioni più interessanti del panorama vitivinicolo italiano.Il concorso, a cui hanno partecipato sommelier provenienti anche dalla Calabria, ha messo a dura prova le competenze dei partecipanti, suddividendo le prove in una fase scritta e una degustazione pratica. I candidati sono stati chiamati a dimostrare una profonda conoscenza del Susumaniello, analizzando in dettaglio la sua storia millenaria, le origini incerte e le tappe fondamentali della sua diffusione nel Salento. L’esame ha approfondito le peculiarità agronomiche del vitigno, la sua affinità con i diversi tipi di terreno e le influenze del microclima locale, elementi cruciali per esprimere il suo potenziale. Particolare attenzione è stata dedicata all’analisi delle diverse espressioni vinicole ottenibili dal Susumaniello, dalle scintillanti spumantizzazioni ai rosati eleganti, fino ai rossi che variano da freschi e fruttati a complessi e strutturati, con una riflessione sui produttori che si stanno distinguendo nell’arte di valorizzarlo. Infine, i sommelier si sono confrontati con l’arte dell’abbinamento cibo-vino, elemento imprescindibile per esaltare le caratteristiche organolettiche del vitigno.La nomina di Martino sottolinea la crescente rilevanza del Susumaniello, un vitigno che, dopo un periodo di quasi scomparsa, ha ritrovato la sua identità e la sua risonanza nel mercato. “È un onore e una grande responsabilità rappresentare un vitigno così versatile e ricco di storia,” ha dichiarato Martino. “Il mio impegno sarà quello di promuoverne la conoscenza al di là dei confini regionali, raccontando la sua storia, le sue peculiarità e le infinite possibilità interpretative che offre.”Rocco Caliandro, delegato AIS Brindisi e ideatore del concorso, ha sottolineato come l’evento e le iniziative collaterali abbiano confermato un interesse sempre più marcato verso il Susumaniello e verso gli eventi dedicati alla sua celebrazione. Questo interesse riflette una tendenza generale verso la riscoperta di vitigni autoctoni e la valorizzazione del patrimonio vitivinicolo italiano, in un contesto di crescente consapevolezza dei consumatori verso la qualità, l’autenticità e la sostenibilità dei prodotti agricoli. Il futuro del Susumaniello si preannuncia dunque luminoso, con un ruolo sempre più significativo nel panorama nazionale e internazionale.