citynotizie
domenica 21 Settembre 2025

Bottarga di Cefalo: Innovazione e Tradizione nel Delta del Po

Nel cuore del delta del Po, un territorio di straordinaria fertilità e secolare tradizione, si sta sviluppando un progetto innovativo che mira a valorizzare un tesoro gastronomico italiano: la bottarga di cefalo, o muggine.

Questa eccellenza culinaria, simbolo di sapori autentici e legati al territorio, assume un valore aggiunto grazie all’utilizzo di sali pregiati estratti dalle saline di Cervia e dalle valli di Comacchio, un connubio che esalta le caratteristiche organolettiche del prodotto e ne sottolinea l’origine geografica.

Il progetto, frutto dell’impegno del dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Alma Mater Università di Bologna, si articola in Cesenatico e si inserisce nel contesto di “Cancelli Aperti”, l’iniziativa promossa da Confagricoltura Ravenna, che quest’anno pone l’attenzione sulla vallicoltura, una pratica agricola millenaria con un ruolo cruciale nella tutela degli ecosistemi palustri.

La vallicoltura, più che una semplice attività produttiva, rappresenta un elemento chiave per la conservazione della biodiversità, in linea con le ambiziose strategie europee per il 2030, che mirano a preservare la ricchezza biologica del nostro continente.
Il progetto non si limita alla produzione di cefalo, ma promuove un approccio olistico che coinvolge la gestione sostenibile delle risorse idriche e la tutela di specie ittiche come branzini, orate e cefali.
Si tratta di integrare il comportamento naturale dei pesci, il loro istinto di migrazione tra il mare e le acque interne, per generare un prodotto di altissima qualità, un vero e proprio gioiello gastronomico.

La presenza dell’eurodeputata Elisabetta Gualmini, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, testimonia l’importanza strategica di questo approccio, in grado di coniugare tradizione, innovazione e sostenibilità.
“Il nostro obiettivo,” spiega Oliviero Mordenti, docente di acquacoltura dell’Università di Bologna e responsabile scientifico del progetto, “è definire protocolli produttivi rigorosi che massimizzino la qualità e il valore commerciale della bottarga di cefalo proveniente dalle valli del Delta emiliano-romagnolo.

Vogliamo trasformare una risorsa locale in un prodotto di eccellenza riconosciuto a livello internazionale.
“L’Emilia-Romagna, con i suoi oltre 22.000 ettari di aree umide – pari al 30% del totale italiano – rappresenta un patrimonio inestimabile per la vallicoltura.
Come sottolinea Marcello Rivalta, presidente di Confagricoltura Ravenna, è imperativo rilanciare questa pratica, ormai in declino, per garantire un reddito dignitoso agli allevatori e per valorizzare un territorio unico al mondo.

Il progetto mira a creare un circuito virtuoso che unisca la ricerca scientifica, la produzione agricola e la commercializzazione di un prodotto distintivo, capace di raccontare la storia e le tradizioni di un’intera comunità.
Un’iniziativa che guarda al futuro, ma che affonda le sue radici in un passato ricco di saperi e di esperienze.

- Pubblicità -spot_img

Altri articoli ―