Un’emergenza sanitaria di inaspettata gravità ha colpito la Città metropolitana di Cagliari, scuotendo la comunità locale e sollevando interrogativi cruciali sulla sicurezza alimentare. Otto persone, partecipanti alla Fiesta Latina tenutasi a Monserrato tra il 22 e il 25 luglio, hanno manifestato sintomi preoccupanti riconducibili, con forte probabilità, all’intossicazione da botulino. L’origine del focolaio epidemico sembra risalire al consumo di tacos accompagnati da salsa guacamole, un piatto apparentemente innocuo che si è trasformato in vettore di un pericolo latente.Metro Italia, leader nella distribuzione all’ingrosso per la Grande Distribuzione e il settore Ho.Re.Ca., ha prontamente reagito all’evento, adottando misure precauzionali di ampia portata. In via temporanea, è stato disposto il ritiro dal mercato della Polpa di Avocado a marchio Metro Chef, ingrediente fondamentale nella preparazione della salsa incriminata. La decisione, formalizzata tramite due comunicazioni ufficiali datate 1° agosto, si estende a specifiche confezioni da un chilogrammo, identificate dai lotti LI4218 e LI4213, provenienti da un produttore sudamericano, precisamente dal Perù. La sospensione è motivata dalla potenziale presenza di tossina botulinica, una neurotossina estremamente potente prodotta dal batterio *Clostridium botulinum*.La sicurezza alimentare rappresenta per Metro una priorità imprescindibile, come sottolinea l’azienda, che ha attivato protocolli di sicurezza e informazione in linea con la normativa vigente. La collaborazione con le autorità sanitarie locali è continua, con l’obiettivo di fornire tempestivamente aggiornamenti man mano che le indagini procederanno.Parallelamente alla gestione dell’emergenza e alla collaborazione con le autorità, è in corso un’indagine condotta dalla Procura di Cagliari. L’organizzatore della Fiesta Latina è stato iscritto nel registro degli indagati, sebbene la notifica ufficiale non sia ancora pervenuta, come confermato dal suo legale, l’avvocato Maurizio Mereu. L’iscrizione nel registro non implica alcuna presunzione di colpevolezza, ma costituisce un atto dovuto nell’ambito delle investigazioni.Nonostante l’ipotesi di intossicazione da botulino sia la più plausibile, è fondamentale sottolineare che l’effettiva natura della patologia che ha colpito i partecipanti alla Fiesta Latina è ancora in fase di accertamento. Le analisi definitive, cruciali per confermare la presenza della tossina botulinica e identificarne la fonte, saranno eseguite presso l’Istituto Superiore di Sanità, a partire da mercoledì. I campioni prelevati dalle confezioni di salsa guacamole sequestrate dai Carabinieri del NAS saranno sottoposti a rigorosi esami di laboratorio.L’episodio solleva interrogativi fondamentali sulla filiera agroalimentare, sull’importanza del controllo di qualità e sulla necessità di rafforzare i protocolli di sicurezza per prevenire futuri rischi per la salute pubblica. La trasparenza, la tracciabilità dei prodotti e la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti – produttori, distributori, operatori della ristorazione e autorità sanitarie – risultano imprescindibili per garantire l’incolumità dei consumatori. L’attesa dei risultati delle analisi dell’Istituto Superiore di Sanità è carica di significato, poiché aprirà la strada a un’analisi approfondita delle cause dell’evento e alla definizione di misure correttive per tutelare la salute della collettività.