Starbucks Italia rivoluziona l’esperienza del cliente, eliminando il costo aggiuntivo per l’utilizzo di bevande vegetali a partire dal 25 settembre.
Un gesto strategico che apre le porte a un’ampia personalizzazione delle bevande, consentendo ai consumatori di scegliere tra latte di avena, cocco, soia e mandorla senza incorrere in supplementi.
Questa mossa non solo risponde a una crescente domanda di alternative al latte tradizionale, ma proietta l’azienda come attenta alle mutate esigenze nutrizionali e alle preferenze gustative di una clientela sempre più esigente.
Secondo Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks Italia, l’interesse per le bevande vegetali è in costante ascesa, un trend che ha visto il latte d’avena superare significativamente il latte di soia negli ultimi diciotto mesi.
Circa il 15% dei clienti, infatti, dimostra una propensione verso queste alternative, evidenziando una trasformazione profonda nelle abitudini di consumo.
L’eliminazione del sovrapprezzo mira ad abbattere una barriera psicologica, incentivando anche i consumatori occasionali a sperimentare e scoprire nuovi sapori, alimentando ulteriormente la crescita di questo segmento di mercato.
L’iniziativa si inserisce in un contesto economico complesso, caratterizzato da aumenti generalizzati dei costi delle materie prime.
Nonostante ciò, Starbucks Italia dimostra resilienza e un forte impegno verso la sostenibilità economica per il cliente, mantenendo invariati i prezzi del caffè Arabica, garantendo così un rapporto qualità-prezzo costante nel tempo.
Questa coerenza è un elemento distintivo dell’azienda e rafforza la fiducia dei consumatori.
La campagna pubblicitaria “Perché pagare di più per ciò che ami?”, ideata dal promettente artista Pietro Terzini, amplifica il messaggio di accessibilità e valorizzazione del piacere, sottolineando come la personalizzazione della propria bevanda preferita non debba rappresentare un costo proibitivo.
L’uso di un giovane talento artistico locale, inoltre, sottolinea l’impegno di Starbucks Italia verso il sostegno alla creatività e al talento emergente, consolidando un’immagine di azienda dinamica, inclusiva e attenta al territorio.
L’eliminazione del sovrapprezzo rappresenta quindi un investimento nel futuro, un segno di ascolto attivo verso le esigenze dei consumatori e un’affermazione di valori che promuovono l’accessibilità, la personalizzazione e la sostenibilità.