A Cicerale, scrigno di tradizioni incastonato nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, si celebra la Festa dei Ceci, un evento che trascende la semplice degustazione culinaria per divenire un immersivo viaggio nel tempo e nell’anima di una comunità. Fino al 14 agosto, le strette vie del borgo storico si animano con profumi intensi e sapori autentici, offrendo un’esperienza multisensoriale capace di raccontare una storia secolare.La festa non è solo una vetrina gastronomica, ma un omaggio al cece di Cicerale, un legume autoctono riconosciuto e tutelato dal Presidio Slow Food dal 2012. Questo prodotto, frutto di una lunga e radicata tradizione agricola, incarna la quintessenza della ruralità cilentana e la sua inestimabile biodiversità. Il cece di Cicerale, con il suo sapore robusto e la sua polpa consistente, non è semplicemente un ingrediente; è il fulcro di un’identità territoriale, un simbolo tangibile del legame profondo tra uomo e terra.La tavola della festa si configura come un palinsesto di sapori: zuppe rustiche che scaldano l’anima, lasagne con ceci che fondono tradizione e creatività, frittelle dorate che sprigionano profumi invitanti, insalate fresche e vivaci, tutte preparate secondo ricette tramandate oralmente di generazione in generazione, custodi di saperi antichi e di tecniche di lavorazione quasi dimenticate. Ogni piatto è una narrazione silenziosa, un tassello di un mosaico culturale che racconta la vita contadina, le fatiche del lavoro nei campi e la gioia dei raccolti.Ma la Festa dei Ceci è molto più che una celebrazione culinaria. È un’occasione per riscoprire la bellezza di un borgo intatto, preservato nel tempo, un luogo dove le tradizioni convivono con la modernità. Un percorso di scoperta che si snoda tra stand gastronomici, ma anche attraverso incontri con gli artigiani locali, con i cantastorie che rievocano le storie del passato e con gli anziani che custodiscono i segreti del territorio.Il programma si arricchisce di performance musicali che risuonano di note popolari, di spettacoli folkloristici che ripropongono antichi rituali e danze, di mostre d’arte che esaltano la bellezza del paesaggio cilentano. Un’offerta culturale diversificata, pensata per coinvolgere persone di tutte le età, dai bambini agli anziani, con laboratori didattici dedicati alla coltivazione dei legumi e visite guidate ai campi coltivati, per sensibilizzare i più giovani sull’importanza della sostenibilità e della valorizzazione dei prodotti locali.Giovanni Gargaro, presidente della Pro Loco, sottolinea come questa festa rappresenti un’opportunità unica per far rivivere il borgo e per esaltare un prodotto che è espressione della storia e dell’identità cilentana. Un’eredità preziosa da custodire e tramandare alle future generazioni, affinché possano continuare a riscoprire il fascino autentico di una terra ricca di storia, di tradizioni e di sapori indimenticabili.