giovedì 4 Settembre 2025

Casearia: Agnone celebra l’eccellenza del formaggio italiano.

Agnone, città simbolo di una tradizione casearia millenaria, si conferma epicentro di un evento di rilevanza nazionale: Casearia – Fiera del Formaggio Italiano. Fino al 31 agosto, il Palasport si trasforma in un crocevia di sapori, profumi e storie legate al formaggio, espressione autentica del patrimonio gastronomico italiano. L’edizione 2024, la terza, si presenta come un vero e proprio viaggio sensoriale, un omaggio alla diversità e all’eccellenza dei prodotti caseari che caratterizzano il nostro Paese.L’inaugurazione, segnata dal taglio del nastro ad opera delle autorità presenti – il sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Luigi D’Eramo, l’assessore regionale Salvatore Micone, il sindaco di Agnone Daniele Saia, il presidente dell’associazione Casearia Giuseppe Di Pietro e l’europarlamentare Aldo Patriciello – ha sancito l’apertura di un crogiolo di creatività e passione. Gli espositori, settanta in totale, provenienti da quasi tutte le regioni italiane, presentano un caleidoscopio di formaggi, dai classici intramontabili alle audaci sperimentazioni.Casearia non è solo una fiera, ma un vero e proprio laboratorio di idee. Si assiste a una continua evoluzione, con produttori che osano reinterpretare la tradizione, coniugandola con ingredienti inaspettati: il formaggio arricchito dal profumo inebriante del mirto e del limone, la ricerca di aromi complessi con l’introduzione del tartufo e della rosa, il lungo e paziente processo di stagionatura, come nel caso del provolone invecchiato per quattro anni, o l’innovativa creazione del Caciopecora, un formaggio realizzato con latte di pecora che ne esalta le caratteristiche organolettiche.Il sottosegretario D’Eramo sottolinea l’importanza strategica di Casearia, non solo come vetrina per le eccellenze casearie, ma anche come strumento per valorizzare il territorio molisano e promuovere l’agricoltura nelle aree interne. Un’attenzione particolare è rivolta al sostegno delle piccole realtà produttive, custodi di saperi antichi e testimoni di un legame profondo con il territorio. L’evento si configura quindi come un investimento nel futuro, un modo per preservare un patrimonio immateriale di inestimabile valore e per rafforzare l’identità culturale e gastronomica italiana. La pioggia della prima parte di giornata non ha scalfito l’entusiasmo dei visitatori, desiderosi di scoprire i segreti e le meraviglie del mondo caseario, un mondo in continua evoluzione, ma sempre profondamente radicato nella tradizione.

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