venerdì 22 Agosto 2025

Pomodoro da industria: allarme filiera, chiesto intervento urgente del Ministero

La filiera del pomodoro da industria, fulcro dell’agroalimentare italiano, si trova ad affrontare una sfida cruciale in vista della campagna di trasformazione 2025. Anicav, l’associazione che rappresenta gli industriali delle conserve vegetali, ha sollevato con urgenza la necessità di un intervento del Ministero dell’Agricoltura per contrastare dinamiche di mercato che minacciano la stabilità economica del settore e la coesione tra gli attori coinvolti.Il cuore del problema risiede nel Bacino Centro Sud, un’area di primaria importanza per la produzione nazionale di pomodoro destinato alla trasformazione. L’aumento dei costi della materia prima, unito a comportamenti speculativi, sta creando tensioni che rischiano di compromettere la sostenibilità del comparto. Anicav, attraverso partnership consolidate con Terrasystem srl, monitora da anni l’andamento delle coltivazioni, rilevando un rallentamento nella maturazione del pomodoro, soprattutto nell’area foggiana, tradizionalmente specializzata nella produzione di pomodoro lungo.Questo ritardo nella maturazione, pur non pregiudicando la quantità complessiva di prodotto disponibile per le industrie, implica un allungamento della campagna di trasformazione fino a settembre inoltrato. Tuttavia, la situazione è aggravata da richieste di aumento dei prezzi della materia prima, manifestate da alcuni operatori agricoli, che non trovano giustificazione nei dati di mercato e nelle condizioni contrattuali preesistenti.Queste richieste non solo distorcono il corretto funzionamento del mercato, ma mettono a dura prova la capacità delle aziende di trasformazione di mantenere la propria competitività. L’impatto negativo si ripercuoterebbe sull’economia locale, con conseguenze preoccupanti per l’occupazione e lo sviluppo del territorio.Il presidente di Anicav, Marco Serafini, sottolinea come la campagna in corso si configuri come particolarmente complessa, evidenziando come le pressioni sui prezzi stiano già mettendo a rischio la solidità delle imprese. È imperativo, quindi, che il Ministero dell’Agricoltura intervenga tempestivamente per garantire il rispetto degli accordi contrattuali, promuovere la trasparenza dei prezzi e tutelare l’equilibrio della filiera. Un approccio proattivo, volto a prevenire e contrastare comportamenti scorretti, è essenziale per salvaguardare la reputazione del pomodoro italiano, pilastro dell’agroalimentare nazionale e apprezzato in tutto il mondo. La stabilità di questo settore è cruciale non solo per le imprese, ma per l’intera economia del Sud Italia e per la sua capacità di competere sui mercati internazionali.

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