venerdì 22 Agosto 2025

Conegliano e Valdobbiadene: verso il titolo di Città Italiana del Vino 2026

Il cuore pulsante del Veneto, le colline di Conegliano e Valdobbiadene, aspirano a un riconoscimento prestigioso: la nomina a Città Italiana del Vino 2026, un’iniziativa promossa da Recevin-Rete Europea della Città del Vino. Un’ambizione che la Regione sostiene con convinzione, riconoscendo in essa molto più di un semplice titolo onorifico. Si tratta di una vetrina globale per un territorio che incarna un modello di eccellenza e di resilienza culturale.Le colline, dichiarate Patrimonio Mondiale UNESCO nel 2019, rappresentano un ecosistema complesso, dove la viticoltura secolare si fonde armoniosamente con l’arte, la storia e un paesaggio mozzafiato. Questa sinergia è il frutto di un profondo legame tra l’uomo e la terra, un “saper fare” unico, profondamente radicato nella tradizione veneta e costantemente affinato nel tempo. Non si tratta semplicemente di coltivare viti, ma di custodire un’eredità, tramandata di generazione in generazione, che ha plasmato l’identità di un intero territorio.L’importanza di questa candidatura si amplifica nel contesto di un turismo in continua crescita. Superando il mezzo milione di presenze turistiche nel 2024, con una tendenza alla destagionalizzazione, le Colline del Prosecco si confermano una meta ambita. Il 2026, con le Olimpiadi invernali di Cortina che proietteranno l’immagine del Veneto verso il mondo, offre un’opportunità irripetibile per esaltare il patrimonio culturale e paesaggistico locale. Allo stesso tempo, la celebrazione dei 150 anni della Scuola Enologica Cerletti, la più antica d’Italia, rafforza la posizione di Conegliano come centro di eccellenza formativa e di innovazione nel settore vitivinicolo. Cerletti, fucina di talenti e di nuove tecniche, testimonia l’impegno costante nella ricerca di un equilibrio tra tradizione e progresso. La candidatura a Città del Vino 2026 si configura dunque come un’occasione per narrare un racconto autentico: quello di un territorio che ha saputo coniugare la sua vocazione vinicola con un’apertura al mondo, un’accoglienza calorosa e un profondo rispetto per le proprie radici. È un invito a scoprire un paesaggio unico, un vino simbolo di qualità e un’identità culturale ricca di storia e di passione. Un racconto che, attraverso la candidatura, si propone di diffondere l’eccellenza veneta ben oltre i confini regionali, proiettandola nell’arena internazionale come esempio di bellezza, tradizione e innovazione.

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