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mercoledì 10 Settembre 2025

Dieta Mediterranea: Speranza per il Cervello e Contro la Demenza

## Proteggere il Cervello: Come la Dieta Mediterranea Offre Speranza Contro la DemenzaLa crescente ondata di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, rappresenta una delle sfide sanitarie più urgenti del nostro tempo. Mentre la ricerca di terapie farmacologiche avanzate continua, un approccio sempre più riconosciuto come promettente emerge dalla saggezza millenaria della dieta mediterranea. Uno studio recente, con pubblicazione sulla prestigiosa rivista *Nature Medicine*, getta nuova luce su questa connessione, evidenziando in particolare come i soggetti più vulnerabili – quelli con una predisposizione genetica o fattori di rischio elevati – possano trarre i benefici più significativi.La dieta mediterranea non è semplicemente un regime alimentare; è un vero e proprio stile di vita, intrinsecamente legato alla cultura e alle tradizioni dei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Si caratterizza per un consumo elevato di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, pesce, olio d’oliva extra vergine (fonte primaria di grassi), e un moderato apporto di latticini e carni bianche. Un elemento chiave è la limitazione di alimenti ultra-processati, zuccheri aggiunti e grassi saturi.Il meccanismo attraverso cui questa dieta esercita un effetto protettivo sul cervello è multifattoriale e complesso. In primo luogo, l’alto contenuto di antiossidanti, presenti in abbondanza in frutta e verdura, combatte lo stress ossidativo, un processo dannoso che contribuisce alla degenerazione neuronale. L’olio d’oliva extra vergine, ricco di polifenoli, possiede proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive, contribuendo a preservare la funzionalità cerebrale. Il consumo regolare di pesce, in particolare quello azzurro, fornisce acidi grassi omega-3, essenziali per la struttura e la funzione delle membrane cellulari cerebrali.Lo studio in *Nature Medicine* ha identificato un sottogruppo di individui, caratterizzati da una maggiore suscettibilità al morbo di Alzheimer, che hanno riscontrato una riduzione significativa del rischio di demenza adottando la dieta mediterranea. Questo suggerisce che l’effetto protettivo non è generalizzato, ma amplificato in coloro che hanno una maggiore vulnerabilità. L’ipotesi è che, in questi soggetti, i fattori di rischio genetici o ambientali creino un terreno fertile per la patologia, e la dieta mediterranea agisce come un potente intervento preventivo, mitigando l’impatto di tali fattori.È importante sottolineare che la dieta mediterranea non è una panacea. Non elimina il rischio di demenza, ma lo riduce, in particolare in chi è predisposto. Inoltre, la dieta è solo uno dei tasselli di un approccio olistico alla salute cerebrale, che include l’attività fisica regolare, il mantenimento di una vita sociale attiva, la stimolazione cognitiva e la gestione dello stress.La ricerca futura dovrà approfondire i meccanismi specifici attraverso cui la dieta mediterranea agisce a livello molecolare nel cervello, e identificare i biomarcatori che possono predire la risposta individuale a questo intervento dietetico. Nel frattempo, adottare uno stile di vita ispirato alla dieta mediterranea rappresenta una strategia accessibile e sostenibile per proteggere la salute del nostro cervello e ritardare l’insorgenza della demenza.

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