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venerdì 5 Dicembre 2025

Calabria, il Vino Ripartisce: 2026, Anno di Svolta.

La Calabria si riafferma con vigore nel panorama enologico nazionale e internazionale, proiettando il proprio patrimonio vitivinicolo verso il futuro con una strategia mirata e una visione ambiziosa.
Roma, crocevia culturale e mercato strategico, si conferma punto di partenza di un percorso di valorizzazione che culminerà nel 2026, anno simbolo per il settore.
L’immagine coordinata “Calabria Straordinaria” funge da filo conduttore, un vessillo che ne comunica l’eccellenza e l’unicità.

L’impegno regionale non si limita al consolidamento di eventi già esistenti.

Si tratta di un’evoluzione che mira a costruire un’identità unitaria, riconoscibile e distintiva per i vini calabresi.
L’obiettivo è narrare una storia coerente, un racconto che attinga alle radici profonde della tradizione vitivinicola, esaltandone l’autenticità e la capacità di esprimere il carattere del territorio.
“Vogliamo che la Calabria sia apprezzata non solo per la qualità dei suoi vini, ma anche per la forza delle sue tradizioni, l’innovazione delle sue visioni e la capacità di guardare al futuro,” sottolinea l’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo.
Il 2026 si preannuncia un anno cruciale.
Oltre all’evento romano, dedicato al trade e agli appassionati, è confermata la partecipazione al ProWein, vetrina internazionale imprescindibile per il settore.
Questa presenza, unitamente ad altre iniziative mirate, costituirà un trampolino di lancio per i vini calabresi sui mercati europei e globali.

La Regione Calabria non intende limitarsi a una semplice promozione commerciale.
Si tratta di un vero e proprio progetto di ricostruzione dell’immagine e della percezione del territorio.
Un percorso che coinvolge tutti gli attori della filiera, dai produttori alle associazioni di categoria, dai tecnici agli operatori della ristorazione.
L’obiettivo è creare un sistema integrato, capace di generare valore aggiunto e di sostenere lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali.

L’impegno va oltre la semplice esposizione: si punta alla creazione di esperienze immersive, degustazioni guidate, eventi culturali che raccontino la storia e la passione che si celano dietro ogni bottiglia.
Si vuole che il consumatore non acquisti semplicemente un vino, ma un pezzo di Calabria, un simbolo di bellezza, di tradizione e di innovazione.

La collaborazione con il Concours Mondial de Bruxelles (CMdB), partner storico, rappresenta un ulteriore tassello di questa strategia.

La partecipazione alla sessione Rosé, evento di prestigio internazionale, rafforza la presenza della Calabria nel panorama vitivinicolo mondiale e contribuisce a promuovere la sua immagine di territorio vocato alla produzione di vini di alta qualità.

In sintesi, il 2026 si configura come un anno di svolta per il vino calabrese, un’occasione per riaffermare la sua identità, valorizzare il suo patrimonio e proiettarlo verso un futuro di successo, coniugando tradizione e innovazione, radicamento territoriale e apertura internazionale.
Un percorso che mira a raccontare la Calabria, non solo come regione vinicola, ma come un luogo di straordinaria bellezza e di inestimabile ricchezza culturale.

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