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domenica 21 Settembre 2025

Mozzarella di Bufala DOP: Tensioni e Difesa del Disciplinare

La filiera della mozzarella di bufala campana DOP è oggi al centro di un’acuta fase di revisione, alimentata da voci contrastanti e preoccupazioni che rischiano di offuscare la reale situazione.

Si discute di possibili deviazioni dalla rigorosa applicazione del disciplinare, si teme la concorrenza sleale proveniente da realtà estere e si sollevano dubbi sulla qualità del latte utilizzato.

In questo contesto di incertezza, il Consorzio di Tutela interviene per ristabilire chiarezza e per ribadire i principi fondamentali che garantiscono l’autenticità e la qualità del prodotto.

Il Consorzio, unico organo legittimato a proporre modifiche al disciplinare di produzione, sottolinea l’importanza di rispettare l’impegno a utilizzare esclusivamente latte fresco proveniente da bufale di razza mediterranea italiana, allevate rigorosamente all’interno dell’area di origine geograficamente definita.
Tale area non è un concetto meramente formale, ma un elemento cruciale per la caratterizzazione sensoriale del prodotto finale, influenzato dal terroir specifico e dalle pratiche zootecniche tradizionali.

Il processo decisionale è strutturato attraverso un comitato paritetico, composto da rappresentanti di allevatori e trasformatori, che valuta attentamente eventuali proposte di modifica.

Qualsiasi cambiamento deve seguire un iter preciso, approvato a livello nazionale e successivamente ratificato dalla Commissione Europea a Bruxelles, garantendo la conformità alle normative comunitarie.
L’affermazione secondo cui modifiche di tale portata possano essere introdotte attraverso emendamenti o proposte di legge, senza seguire il canale istituzionale corretto, denota una comprensibile incomprensione delle dinamiche regolatorie.
La filiera si trova a fronteggiare una delicata transizione, resa ancora più complessa dalla sua intrinseca stagionalità.
È imperativo, pertanto, implementare una programmazione precisa dei volumi produttivi, orientata a garantire una disponibilità costante del prodotto durante tutto l’anno.

La destagionalizzazione dell’offerta, attraverso pratiche innovative di conservazione e distribuzione, rappresenta una sfida cruciale per la sostenibilità economica della filiera.
Parallelamente, il Consorzio ribadisce l’impegno a mantenere elevati standard di trasparenza lungo l’intera catena del valore.
La recente approvazione del disegno di legge sulle sanzioni, attualmente in discussione presso la Commissione Giustizia del Senato, introduce ulteriori strumenti di tutela per i consumatori, rafforzando la fiducia nel prodotto DOP.

Il Consorzio si dichiara disponibile a collaborare attivamente con il Sian (Servizio per l’Ispettorato Attività Sanitarie Veterinarie Alimentari) e con tutti gli enti preposti, al fine di ottimizzare e innovare il sistema di tracciabilità.

L’obiettivo primario è garantire che il consumatore possa identificare con certezza l’autenticità della mozzarella di bufala campana DOP, frutto di un’eredità zootecnica e gastronomica secolare, protetta da un rigoroso sistema di controllo e tracciabilità.

Il futuro della filiera dipende dalla capacità di tutti gli attori coinvolti – allevatori, trasformatori, enti di controllo e istituzioni – di lavorare sinergicamente per salvaguardare la sua unicità e la sua reputazione.

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