La vibrante cultura del cibo di strada italiano si conferma un mosaico di tradizioni e innovazione, celebrato dall’undicesima edizione di “Street Food d’Italia” del Gambero Rosso. La guida, punto di riferimento imprescindibile per gli amanti del buon cibo on the road, ha premiato quest’anno due eccellenze regionali, svelando un panorama gastronomico in continua evoluzione.Il prestigioso riconoscimento “Street Food on the Road” è andato a Il Vecchio Carro, un’icona siciliana che incarna l’arte della panificazione tradizionale, reinterpretata con maestria e creatività. Il Vecchio Carro non è solo un carretto, ma un vero e proprio custode di saperi antichi, un simbolo della ricchezza culinaria dell’isola. Parallelamente, il titolo di “Panino dell’Anno” è stato conferito a Funghi Burger di Legs, un locale romano che ha saputo elevare il panino a un’esperienza sensoriale unica, combinando ingredienti di altissima qualità e tecniche innovative.La presentazione ufficiale della guida, avvenuta nel suggestivo contesto dello Street Food Village presso il Parco Schuster di Roma, ha offerto un assaggio delle innumerevoli prelibatezze che contraddistinguono il cibo di strada italiano. L’evento, sostenuto da Terre Margaritelli e patrocinato da Roma Capitale VIII Municipio, ha visto la partecipazione di appassionati e professionisti, creando un’atmosfera di festa e condivisione.La guida, che quest’anno recensisce ben 685 attività, segna un incremento significativo rispetto all’edizione precedente, con l’aggiunta di 121 nuovi ingressi. Un segnale tangibile della vitalità e della crescente popolarità del settore. I 20 campioni regionali rappresentano un affresco variegato delle specialità locali, dalla focaccia ligure ai tipici arancini siciliani, passando per le piadine romagnole e le pizze frittatine napoletane.Un elemento distintivo di quest’edizione è l’approfondimento dedicato ai mercati storici italiani, veri e propri epicentri della cultura gastronomica locale, dove tradizione e innovazione si fondono. Particolare attenzione è stata riservata, inoltre, alle attività itineranti, i cosiddetti “truck food” e gli ambulanti, che contribuiscono a diffondere il gusto italiano in ogni angolo del paese. Questi operatori, spesso veri e propri artisti dello street food, portano con sé storie e ricette tramandate di generazione in generazione.Come sottolinea Pina Sozio, curatrice della guida, “il cibo di strada continua a offrire un’autentica connessione con il territorio e le sue radici”. Le attività segnalate non sono semplici punti di ristoro, ma custodi di un patrimonio storico inestimabile che arricchisce la cucina italiana. La crescente contaminazione internazionale, con l’irrompere di sapori asiatici, sudamericani e mediorientali, non diluisce la tradizione, ma la arricchisce, contribuendo a creare un panorama gastronomico sempre più stimolante e multiculturale. Quest’anno, in particolare, si nota un’evoluzione qualitativa nelle proposte culinarie mediorientali, testimonianza di una ricerca costante di nuovi orizzonti gustativi. L’evoluzione del cibo di strada italiano è, quindi, un riflesso del cambiamento della società, un viaggio continuo alla scoperta di nuovi sapori e culture.