citynotizie
giovedì 11 Settembre 2025

Vendemmia 2025 Valpolicella: annata promessa di grandi vini

La Valpolicella si appresta a celebrare l’inizio della vendemmia 2025, un evento cruciale che coinvolge oltre 2.400 aziende – viticoltori, cantine e imbottigliatori – dislocate nei 19 comuni che compongono questo prestigioso territorio vinicolo veronese. Quest’anno, la prospettiva è quella di un’annata equilibrata, promessa da un andamento climatico che ha favorito lo sviluppo di uve con caratteristiche organolettiche particolarmente interessanti.Le rilevazioni del Consorzio di Tutela evidenziano un’ottima maturazione fenolica, un fattore determinante per la qualità dei vini rossi. I livelli di zuccheri sono elevati, mentre il rapporto acidità/pH si mantiene in un intervallo ideale, a garanzia di una freschezza e una complessità che si tradurranno in vini di grande spessore. L’attenzione allo stato fitosanitario delle varietà Corvina, Corvinone e Rondinella, pilastri della produzione valpolicellare, testimonia l’impegno costante delle aziende agricole verso pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente. Nonostante alcune precipitazioni nelle ultime fasi che precedono la vendemmia, le condizioni generali rimangono favorevoli per la creazione di quei grandi vini rossi veneti, noti per i loro lunghi periodi di affinamento e per la loro capacità di esprimere al meglio il terroir.Il Presidente del Consorzio, Christian Marchesini, sottolinea come l’andamento climatico del 2025 si configuri per offrire vini che incarnino l’autenticità dei terroir valpolicellari, con un potenziale qualitativo destinato a soddisfare i palati più esigenti. A livello quantitativo, la vendemmia si stima intorno agli 850.000 quintali di uva, una quantità inferiore rispetto all’anno precedente, con una significativa quota (350.000 quintali) riservata al processo di appassimento, fondamentale per la produzione di Amarone e Recioto. Questa riduzione della produzione, combinata con le politiche di gestione del Consorzio, mira a preservare il posizionamento e la competitività della Valpolicella nel panorama internazionale, sempre più dinamico e complesso.Il metodo di raccolta per l’appassimento rimane fedele alla tradizione, esclusivamente manuale, un lavoro che richiede circa 120.000 giornate lavorative. La raccolta nelle restanti aree vitate, destinate ad altri vini della denominazione, è invece integrata con macchine, per un totale di quasi 170.000 giornate lavorative. Il Consorzio tutela un patrimonio di 8.600 ettari di vigneto, con una produzione di 59 milioni di bottiglie nel 2024, generando un fatturato di circa 600 milioni di euro, una parte preponderante dei quali (oltre la metà) è attribuibile al successo globale dell’Amarone, simbolo di eccellenza enologica valpolicellare. La salvaguardia di questa tradizione e l’innovazione continua, rappresentano il futuro della Valpolicella, un territorio votato alla qualità e alla passione per il vino.

- Pubblicità -spot_img

Altri articoli ―