citynotizie
mercoledì 10 Settembre 2025

Centrale del Latte: Fatturato in crescita, ma margini sotto pressione.

La Centrale del Latte d’Italia, protagonista di rilievo nel panorama agroalimentare nazionale, ha delineato per il primo semestre 2025 un quadro economico che, pur segnando una crescita del fatturato, riflette le crescenti complessità operative e le sfide strutturali che caratterizzano il settore lattiero-caseario. Il fatturato consolidato si è attestato a 171,8 milioni di euro, un incremento del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa performance positiva evidenzia la capacità dell’azienda di mantenere una solida posizione di mercato, confermando il suo ruolo come terzo attore nazionale nel comparto del latte fresco e a lunga conservazione.Tuttavia, l’analisi più approfondita dei risultati finanziari rivela dinamiche più articolate. L’EBITDA, indicatore chiave della redditività operativa, si è stabilizzato a 15,2 milioni di euro, leggermente inferiore rispetto ai 16 milioni registrati al 30 giugno 2024. Questa discrepanza si riflette in un calo del margine EBITDA, passato dal 9,6% al 8,8%, un dato che suggerisce una maggiore pressione sui costi e una potenziale riduzione della capacità di assorbimento dei costi variabili e fissi. Il risultato operativo netto, conseguentemente, si è ridotto a 6,9 milioni di euro, rispetto agli 8,3 milioni del periodo precedente. L’utile netto dopo le imposte si è attestato a 4,6 milioni di euro, una lieve diminuzione rispetto ai 4,8 milioni del 30 giugno 2024.Questa situazione, pur non compromettendo la solidità finanziaria dell’azienda, denota un contesto economico in rapida evoluzione, dove fattori esterni come l’aumento dei costi energetici, le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime (concentrati, vitamine, ecc.), le dinamiche geopolitiche che influenzano i mercati internazionali e le crescenti richieste dei consumatori in termini di qualità, sostenibilità e tracciabilità, impongono una gestione sempre più attenta e proattiva.La posizione finanziaria netta, pari a -38,1 milioni di euro, si mantiene sostanzialmente invariata rispetto al 31 dicembre 2024, testimoniando una gestione prudente del capitale e una capacità di far fronte agli impegni finanziari. La stabilizzazione del debito, in un contesto di incertezza economica, rappresenta un elemento di resilienza e di stabilità per la Centrale del Latte d’Italia, che si appresta ad affrontare le sfide future con l’obiettivo di consolidare la propria posizione di leadership, investendo in innovazione, ottimizzando i processi produttivi e rafforzando la relazione con i propri stakeholder, dai produttori ai consumatori, passando per la forza lavoro e i partner commerciali. L’azienda è chiamata a implementare strategie di lungo termine che ne garantiscano la crescita sostenibile nel tempo.

- Pubblicità -spot_img

Altri articoli ―