Il World Durum and Pasta Forum ha riconfermato, con la sua seconda edizione, il ruolo imprescindibile dell’Italia come fulcro globale della filiera del grano duro e della pasta.
Ben oltre una semplice realtà agricola, il nostro Paese rappresenta un ecosistema complesso e vitale, che abbraccia l’intera catena del valore, dall’agricoltura alla trasformazione, fino all’esportazione.
Un sistema che, su una superficie coltivata di oltre 1,3 milioni di ettari, non solo alimenta la produzione del 25% della pasta mondiale, un comparto economico che genera oltre 5 miliardi di euro all’anno, ma definisce attivamente gli standard qualitativi e le tendenze del mercato internazionale.
Il Forum, ideato e promosso da Crp Capital Investment, si è affermato come piattaforma essenziale per il dialogo e la visione strategica, un punto d’incontro tra agronomi, produttori, commercianti, esperti di mercato e rappresentanti istituzionali, capaci di confrontarsi sulle sfide e le opportunità del futuro.
La partecipazione di oltre 350 operatori, italiani e stranieri, testimonia l’importanza crescente di un evento che ambisce a decifrare le dinamiche globali e a delineare percorsi di crescita sostenibile.
Il successo del Forum è innegabilmente legato alla forza del Made in Italy, un marchio che, a fine 2024, ha superato la barriera dei 67,5 miliardi di euro di esportazioni agroalimentari, registrando un incremento di oltre 5 miliardi rispetto all’anno precedente e una crescita media annua del 6,5% dal 2010.
Questa performance eccezionale posiziona il settore agroalimentare come un motore trainante dell’economia nazionale, rappresentando quasi l’11% del totale delle esportazioni italiane.
L’Italia si distingue come leader mondiale in ben 15 categorie merceologiche, con risultati significativi in settori cruciali come i pomodori pelati (76,3% del mercato globale), la pasta italiana (48%) e gli amari e distillati (34,5%).
La pasta, in particolare, consolida la sua posizione di prodotto agroalimentare italiano più esportato, a pari merito con i prodotti da forno, che contribuiscono con 7,6 miliardi di euro all’export complessivo.
La scelta di impiegare esclusivamente grano 100% italiano non è solo una questione di tradizione, ma un investimento strategico per garantire una qualità superiore, intrinsecamente legata al territorio e alle sue peculiarità.
Questa rigorosa selezione contribuisce a rafforzare la reputazione del Made in Italy all’estero, offrendo ai consumatori di tutto il mondo un prodotto autentico, riconoscibile e distintivo, un’eccellenza che incarna la passione, l’esperienza e la dedizione di un intero Paese.
L’impegno verso la tracciabilità e la sostenibilità, sempre più richiesti dal mercato internazionale, rappresenta un ulteriore tassello per la salvaguardia e la valorizzazione di questa filiera d’eccellenza.