Il Sinis a Tavola: Un Viaggio Sensoriale tra Olio, Tradizione e PaesaggioL’essenza del Sinis, una terra plasmata dal vento e dal sole, si concentra in un filo d’olio.
Non un semplice condimento, ma un’esperienza olfattiva e gustativa che evoca i profumi intensi della macchia mediterranea: il basilico che sussurra ricordi di bruschette al pomodoro fresco, il mirto che trasporta in un bosco di arbusti aromatici, il finocchietto selvatico che risveglia la memoria di passeggiate campestri.
L’iniziativa “Assaggi di Sinis”, sostenuta dal GAL Sinis, ha recentemente illuminato Cagliari, trasformando la città in un palcoscenico per celebrare questo tesoro gastronomico.
L’evento, più che una semplice degustazione, è stato un vero e proprio laboratorio di idee, un crocevia di competenze tra produttori e chef, volto a consolidare il posizionamento dell’olio del Sinis sui mercati e a rafforzarne il ruolo di portavoce di un territorio unico.
Dietro questo progetto ambizioso si cela la collaborazione di nove aziende agricole riunite in un’Ati (Associazione Temporanea di Imprese), guidata dall’Oleificio Corrias di Riola Sardo.
L’azienda, capitanata da Manuela Corrias, è il cuore pulsante di questa rete di produttori, che include nomi come Massimo Dessì Lai, Rita Fanari, Maurizio Mocci, OPM Società Agricola Semplice, Giovanni Matteo Corrias, Giuseppe Agostino Lasiu, Giorgio Ortu e Francesco Salvatore Perra.
Insieme, hanno dato vita a una gamma di oli aromatizzati capaci di esaltare la ricchezza dei piatti, giocando con contrasti e sinergie inaspettate.
L’innovazione si è concretizzata nell’audace combinazione di oli extravergini con ingredienti tipici del territorio: arancia e mirto per esaltare la ricotta salata e il pecorino, mentuccia per elevare i profumi dei culurgiones, erba cipollina e menta per avvolgere la fregula in un abbraccio aromatico, limone e finocchietto per accompagnare la pregiata bottarga.
Un’esplosione di sapori, resa ancora più intensa dall’utilizzo di varietà biologiche.
I partecipanti hanno scoperto un olio che sprigionava note inaspettate di carciofo fresco, un sottile retrogusto amaro e una piacevole astringenza.
Il coraggio di sperimentare ha portato a creazioni sorprendenti, come l’emulsione a base di mirto e arancia che accarezzava la dolcezza del melone bianco, o l’abbinamento classico di melone con basilico e menta.
L’eleganza del muggine affumicato si è rivelata perfetta con la fragranza di arancia di Milis, oppure con il profumo inconfondibile del finocchio selvatico.
L’Oleificio Corrias, vero motore di questa innovazione, diversifica la propria produzione aggiungendo erbe aromatiche, fragranze e spezie durante la frangitura delle olive.
Un processo che valorizza la tipicità del territorio, in particolare la cultivar Semidana, un olivo autoctono che incarna l’anima del Sinis.
Manuela Corrias ha sottolineato come l’olio del Sinis non debba essere percepito solo come un prodotto di eccellenza gastronomica, ma come un vero e proprio ambasciatore di un territorio intriso di storia, cultura e paesaggi mozzafiato.
L’Ati non si limita a promuovere l’olio, ma sviluppa un piano integrato di azioni che include degustazioni guidate, percorsi didattici e la presenza nei ristoranti selezionati del settore Horeca.
L’obiettivo è la creazione di un marchio territoriale forte, un vero e proprio Paniere del Sinis, frutto di un lavoro di squadra e di un’integrazione con i progetti di filiera del GAL, un’offerta completa che racchiuda l’essenza di un territorio straordinario.



