La sesta edizione dei FoodeWine Italia Awards, un palcoscenico che celebra l’eccellenza e il futuro del gusto italiano, si è svolta a Roma, presso Palazzo Ripetta, sotto il patronato dell’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti del Comune.
L’evento, promosso da FoodeWine Italia, ha riconosciuto i talenti emergenti under 35 che stanno ridefinendo il panorama enogastronomico nazionale, incarnando valori di creatività, innovazione e un profondo senso di responsabilità sociale.
L’Assessore all’Agricoltura Sabrina Alfonsi, nel suo intervento, ha sottolineato come l’amministrazione capitolina, attraverso le Politiche sul Cibo, abbia rafforzato il proprio impegno a sostegno di un settore che rappresenta un motore cruciale per lo sviluppo economico sostenibile e la tutela ambientale.
La qualità e la bellezza intrinsecamente legate all’agricoltura e alla gastronomia, secondo Alfonsi, possiedono un potenziale trasformativo, capace di contribuire attivamente alla salvaguardia del nostro pianeta.
I riconoscimenti, distribuiti in tredici categorie, hanno illuminato la diversità e la ricchezza del talento italiano.
Vincenzo Russo, chef del ristorante Bluh Furore, situato nel suggestivo Furore Grand Hotel sulla Costiera Amalfitana, si è distinto come Best Chef, mentre Riccardo Celeghin, maestro pasticcere de Agli Amici a Godia (Udine) e supervisore della pasticceria di Rovinj in Croazia, ha conquistato il titolo di Best Pastry Chef.
Ciccio Vitiello, guida stellata di Cambia-Menti a San Leucio (Caserta), ha meritato il premio come Best Pizza Chef, testimoniando la continua evoluzione di un’icona della cucina italiana.
Jessica Rocchi, direttrice di sala presso il ristorante milanese Andrea Aprea, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di Best Maître e Sommelier, incarnando l’importanza del servizio impeccabile e della profonda conoscenza del vino.
Un riconoscimento condiviso, per la prima volta, è andato a Mattia Capezzuoli e Alice Musso, bartender dello Stravinskij Bar all’Hotel de Russie a Roma, Best Bartender, a testimonianza della crescente attenzione verso la mixology e la creatività dietro il bancone.
Federica Boffa Pio, erede della storica società agricola Pio Cesare ad Alba (Cuneo), ha ricevuto il titolo di Best Winemaker, simbolo della tradizione vitivinicola che si rinnova con visione e innovazione.
Massimiliano Alajmo, chef patron de Le Calandre, è stato celebrato con il riconoscimento di Maestro di Cucina, un omaggio alla sua carriera e al suo contributo all’evoluzione della cucina italiana.
L’iniziativa Panino d’Autore quest’anno ha esplorato l’influenza della cucina giapponese, con il format milanese di Katsusanderia.
La miglior colazione in hotel, un’esperienza che unisce classici italiani e ispirazioni internazionali, si è rivelata quella offerta dal Portrait Milano.
La sezione dedicata all’innovazione ha premiato AMProject per il vino e Chefs for Innovation – Basque Culinary Center per il cibo, quest’ultimo attivo in Italia attraverso una rete di collaborazioni che include figure di spicco come Circo Scamardella di Pipero a Roma, Giovanni Oliveri, sous chef di Orma, Davide Guidara de I Tenerumi a Vulcano e Alberto Gipponi del Ristorante Dina.
La responsabilità sociale, un impegno sempre più sentito, è stata riconosciuta a Cascina Clarabella per il vino e alla Cooperativa agricola Co.
r.
ag.
gio per il cibo, esempi virtuosi di sostenibilità e inclusione nel settore agroalimentare.



