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venerdì 5 Dicembre 2025

Wine in Moderation lancia la formazione digitale per un consumo responsabile.

Il panorama vitivinicolo globale, custode di un patrimonio culturale e gastronomico millenario, si evolve costantemente.

In questo contesto, l’impegno per un consumo responsabile del vino assume un ruolo cruciale, trascendendo la mera prevenzione dei rischi per la salute e abbracciando una visione di equilibrio e consapevolezza.

È con questo spirito che Wine in Moderation (Wim), in concomitanza con la sua giornata internazionale dedicata alla promozione del consumo moderato, lancia il Digital Responsible Service Training, una piattaforma formativa online destinata a rivoluzionare l’approccio alla diffusione di una cultura del vino consapevole.

L’iniziativa, frutto di una collaborazione sinergica tra le principali associazioni europee del settore – Federvini, Unione Italiana Vini (UIV) e il Consorzio di Tutela Prosecco Doc – non si limita ad educare, ma mira a costruire un ecosistema di responsabilità lungo l’intera filiera.

Dalle profondità delle cantine, dove si coltiva l’arte della vinificazione, fino alle sale dei ristoranti (Horeca) e ai punti vendita al dettaglio, il corso si rivolge a tutti coloro che entrano in contatto con il consumatore finale, fornendo strumenti pratici e conoscenze fondamentali.
Il Digital Responsible Service Training non è semplicemente un corso di formazione; è un investimento nel futuro del settore vitivinicolo.
Attraverso moduli interattivi, casi di studio reali e testimonianze di esperti, i partecipanti acquisiranno la capacità di riconoscere i segnali di un consumo eccessivo, di offrire alternative responsabili e di promuovere un approccio equilibrato al vino.

Sandro Sartor, Presidente di Wine in Moderation, sottolinea come questa iniziativa rappresenti un passo avanti significativo nella promozione di una cultura del vino responsabile.

Un impegno condiviso che richiede la partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti: istituzioni, aziende, produttori, distributori e, soprattutto, gli operatori a diretto contatto con il consumatore.

L’iniziativa si pone come ponte cruciale tra la produzione, la distribuzione e l’esperienza del consumatore, colmando un vuoto formativo precedentemente esistente.
Alessandro Botter (Consorzio Tutela Prosecco Doc), Chiara Soldati (Federvini) e Roberto Sarti (Unione Italiana Vini) ribadiscono l’importanza di distinguere con chiarezza tra il consumo moderato e l’abuso, un elemento fondamentale per salvaguardare uno stile di vita sano e profondamente radicato nella tradizione mediterranea.

I tre enti, attivi nel monitoraggio delle normative internazionali e nell’integrazione di studi scientifici, si impegnano a costruire un dialogo continuo tra ricerca, legislatori e filiera, al fine di promuovere una cultura del vino consapevole, fondata su equilibrio, moderazione e rispetto per la salute.
Il Digital Responsible Service Training è quindi una pietra miliare in questo percorso, un invito alla responsabilità condivisa per un futuro vitivinicolo sostenibile e prospero.

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