giovedì 14 Agosto 2025

Amatriciana: Nata dalle macerie, una Giornata Internazionale

L’eco del sisma del 2016 continua a risuonare ad Amatrice, ma da quelle macerie emerge una volontà di rinascita che si concretizza in un’iniziativa inedita: la proposta di istituire la Giornata Internazionale dell’Amatriciana. Guidati dall’Associazione dei Ristoratori e Albergatori, un gruppo di professionisti del settore, con a capo il presidente Giovanni Apa e le vicepresidenti Simona Bucci e Maria Chiara Buffa, ha avviato un processo burocratico e di sensibilizzazione che sta rapidamente guadagnando consensi. L’idea nasce dalla consapevolezza del valore intrinseco di questo piatto iconico, ben oltre la sua fama popolare. L’Amatriciana, infatti, si distingue come Specialità Tradizionale Garantita (STG), un riconoscimento prestigioso che ne certifica l’autenticità e la conformità a un disciplinare preciso, distinguendosi per rarità: solo altri tre prodotti italiani condividono questo appellativo. L’ottenimento del marchio STG, avvenuto il 6 marzo 2020, non è casuale; è proprio questa data che l’associazione intende consacrare come Giornata Internazionale dell’Amatriciana, un giorno dedicato alla celebrazione di un patrimonio gastronomico italiano di inestimabile valore.L’iniziativa va ben oltre una semplice celebrazione culinaria. Si tratta di un tentativo di “istituzionalizzare” un momento in cui l’Amatriciana possa trascendere i confini nazionali, diventando un simbolo dell’eccellenza gastronomica italiana, un ponte culturale capace di unire persone attraverso il piacere del cibo e la riscoperta di tradizioni millenarie. L’associazione ha già avviato una proficua collaborazione con Slow Food, un’organizzazione impegnata nella tutela della biodiversità alimentare e dei saperi locali, con l’organizzazione di serate a elevata risonanza mediatica e di grande successo.Il cuore pulsante dell’iniziativa sarà, naturalmente, Amatrice, un luogo intriso di storia e di resilienza. L’associazione sta pianificando un ricco programma di eventi, che spaziano dalla gastronomia alla cultura, da svolgersi nel primo fine settimana successivo al 6 marzo di ogni anno. L’obiettivo è creare un’esperienza immersiva, in grado di raccontare la storia di Amatrice, la passione per la sua cucina e la forza di una comunità che non si arrende. L’Amatriciana, in questa ottica, diventa un veicolo di speranza e un’occasione per promuovere il territorio, il turismo enogastronomico e la rinascita economica di Amatrice. L’adesione di nuovi soci e l’interesse crescente dimostrano che questa iniziativa non è solo un’operazione di marketing, ma un vero e proprio movimento di persone unite dalla passione per la tradizione e dalla volontà di preservare un pezzo di storia italiana.

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