La Sardegna traccia un solco profondo nel panorama internazionale del formaggio, conquistando sette medaglie alla settima edizione de Le Mondial Du Fromage et des Produits Laitiers, la rinomata competizione che si celebra a Tours, in Francia, con cadenza biennale.
Un risultato che non solo conferma l’eccellenza casearia dell’Isola, ma che la proietta come una forza trainante nel settore agroalimentare mondiale.
Il riconoscimento più prestigioso, un oro, è andato alla storica azienda Murgia Sergio, di Marrubiu (Oristano), per il suo Monteterno, un formaggio ovino a pasta dura che incarna la tradizione e la maestria artigianale sarda.
Un formaggio che, attraverso un processo di stagionatura che varia dai 6 ai 12 mesi, sviluppa una complessità aromatica unica, testimonianza di un legame indissolubile con il territorio di origine.
Ma il successo sardo non si limita a questa singola vittoria.
L’azienda Murgia Sergio si distingue ulteriormente con una medaglia di bronzo per il formaggio Selvaggio, mentre la Sepi Formaggi, sempre di Marrubiu, si aggiudica un argento con il pecorino Fioretto.
Un trionfo collettivo che sottolinea la concentrazione di competenze e la vitalità del settore caseario nell’Oristanese.
Il caseificio Garau di Mandas si distingue a sua volta con ben quattro medaglie di bronzo, ottenute per i pecorini Granduca di Mandas, Cardureu, Colline di Mandas e Piccante di Trexenta.
Un ampio ventaglio di prodotti che esaltano la diversità dei sapori e delle tecniche di produzione tipiche della Sardegna centro-orientale.
“Questo traguardo rappresenta un punto di svolta, un nuovo orizzonte da esplorare,” affermano con orgoglio dalla Sergio Murgia.
“La nostra visione è quella di continuare a crescere, non solo in termini di volume, ma soprattutto nella valorizzazione della nostra eredità casearia, offrendo al mondo formaggi che siano veri ambasciatori della Sardegna: espressione di autenticità, innovazione e qualità senza compromessi.
”La giuria, composta da un panel di 320 esperti internazionali – un microcosmo del mondo del formaggio – e presieduta da Roland Barthelemy, Prevosto della Guilde, ha avuto il difficile compito di valutare quasi 1.900 formaggi provenienti da ogni angolo del globo, assegnando all’Italia un totale di 11 ori.
Un risultato che conferma il ruolo preminente del nostro Paese nella cultura casearia mondiale.
L’impegno per la sostenibilità, peraltro, costituisce un pilastro fondamentale della filosofia aziendale.
Dalla selezione accurata del latte, proveniente da stalle di fiducia che operano nel rispetto del benessere animale, all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, passando per pratiche produttive a basso impatto ambientale, ogni fase della lavorazione è guidata da un profondo rispetto per l’ambiente e per le generazioni future.
Un approccio che non è solo un valore aggiunto, ma una necessità imprescindibile per garantire un futuro sostenibile al settore caseario sardo e per preservare l’unicità dei suoi prodotti.
La Sardegna, dunque, non solo offre formaggi di eccellenza, ma li produce con responsabilità e con uno sguardo rivolto al futuro.