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mercoledì 10 Settembre 2025

50 Top Pizza 2025: Napoli e il Mondo Celebrano l’Eccellenza

50 Top Pizza 2025: Un Viaggio Globale tra Tradizione e Innovazione nel Mondo della PizzaLa cerimonia di premiazione di 50 Top Pizza 2025, svoltasi al Teatro Mercadante di Napoli, ha sancito un anno di straordinarie evoluzioni nel panorama internazionale della pizza, celebrando l’eccellenza e l’ingegno di realtà provenienti da ben 37 nazioni. Il network, curato da Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, ha consegnato riconoscimenti a locali che incarnano l’autenticità della tradizione napoletana, l’audacia dell’innovazione e la capacità di interpretare un’arte in costante divenire.Al vertice della classifica, un duplice trionfo per Anthony Mangieri, a New York, e per i Masanielli di Francesco Martucci, a Caserta, un segnale dell’importanza capitale del legame con le radici e dell’applicazione rigorosa dei principi che definiscono la Vera Pizza Napoletana, esaltata da ingredienti di altissima qualità e da una maestria artigianale impeccabile. A seguire, la vibrante scena gastronomica di Tokyo si distingue con The Pizza Bar on 38th, guidata da Daniele Cason, mentre Leggera Pizza Napoletana di André Guidon, a San Paolo, conferma la forza della pizza come ambasciatrice del gusto italiano in Brasile.Il quarto posto è condiviso da Diego Vitagliano Pizzeria, a Napoli, e Confine di Francesco Capece e Mario Ventura, a Milano, a testimonianza di un’apice che unisce la passione per la tradizione e la sperimentazione, con nuove tecniche di impasto e abbinamenti inattesi. Napoli on the Road, a Londra, e Seu Pizza Illuminati, a Roma, si posizionano al sesto e settimo posto, rispettivamente, arricchendo il panorama con interpretazioni contemporanee che fondono sapientemente elementi locali e influenze globali. Simone Padoan de I Tigli, a San Bonifacio, e Ciro Cristiano di Baldoria, a Madrid, completano la top ten, portando l’eccellenza italiana a conquistare nuovi territori.Oltre alla classifica principale, l’evento ha celebrato l’eccellenza in diverse categorie speciali, riconoscendo il talento di pizzaioli e professionisti del settore. William Joo di Pizzeria Sei, a Los Angeles, si è distinto come Pizza Maker of the Year, mentre la “Pizza of the Year” è andata a Napoli on the Road per la sua creazione “Ricordi d’Infanzia”. Flama, a Miraflores, ha vinto il premio per la migliore proposta di pasta, Confine, a Milano, per la migliore carta dei vini, e Dry Milano per la migliore carta dei cocktail. Il premio Made in Italy è andato a IMperfetto, a Puteaux, riconoscendo l’impegno nella promozione dei prodotti italiani all’estero.Un plauso speciale è stato tributato a Jonathan Goldsmith di Spacca Napoli Pizzeria, a Chicago, con il prestigioso “Outstanding Career Achievement Award”, simbolo di una vita dedicata all’arte della pizza. Riconoscimenti sono stati assegnati anche alle associazioni Associazione Pizzaiuoli Napoletani e Gruppo la Piccola Napoli, per il loro impegno nella valorizzazione della tradizione napoletana, e all’European Pizza Show, al SIGEP WORLD e a TuttoPizza, per aver contribuito a promuovere l’eccellenza nel mondo.Il dato più significativo emerso dalla classifica è la distribuzione geografica delle eccellenze: l’Italia domina con 41 locali, seguita dagli Stati Uniti con 16 e dal Brasile con 6. Napoli e San Paolo si confermano città all’avanguardia, con una densità di locali di alta qualità che testimonia la vitalità della cultura pizzaiola.“Siamo orgogliosi e onorati di quanto realizzato nel 2025,” hanno dichiarato i curatori della guida, sottolineando come il mondo della pizza non conosca confini. L’appuntamento con il futuro è fissato per il 27 novembre, con la presentazione della guida 50 Top World Artisan Pizza Chains 2025, durante l’European Pizza Show a Londra, un evento che promette di svelare le nuove frontiere di un’arte in continua evoluzione.

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