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venerdì 5 Dicembre 2025

Mune Roma: Un Museo FAO per Cibo, Agricoltura e Futuro

Un’esperienza immersiva e poliedrica si apre a Roma, con l’inaugurazione del Museo e Rete per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Mune), un’iniziativa dell’Organizzazione delle Nazioni Unite FAO che si estende su 1.300 metri quadrati.

Questo spazio, benedetto dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Direttore Generale della FAO QU Dongyu, non è solo un museo, ma una vera e propria piattaforma educativa dinamica, un crocevia di saperi che celebra l’intricato legame tra cibo, agricoltura, cultura e il futuro del nostro pianeta.
Situato nel cuore della città eterna, a pochi passi dal Circo Massimo e dal Colosseo, il Mune si configura come un ponte tra la storia millenaria dell’agricoltura e le sfide del XXI secolo.
Supportato dal Ministero degli Affari Esteri, il museo si pone l’ambizioso obiettivo di rendere comprensibili, attraverso un percorso interattivo e coinvolgente, temi complessi come la sicurezza alimentare, la sostenibilità ambientale e l’impatto sociale delle pratiche agricole.

Lo slogan “Esplora.
Imparare.

” incarna la missione della FAO: non solo informare, ma stimolare un’azione concreta volta a sradicare la fame e la malnutrizione, piaghe che affliggono ancora milioni di persone nel mondo.

Il Mune non si limita a una narrazione didattica; si articola in un ecosistema culturale e innovativo.
Al suo interno custodisce una ricchezza inestimabile, con oltre 1,5 milioni di volumi, una vera e propria miniera di conoscenza che spazia su cinque secoli di pubblicazioni e documenti agricoli, culminando nella prestigiosa collezione David Lubin. La sezione dedicata all’arte, con 60 opere donate da 40 membri della FAO, arricchisce ulteriormente l’offerta museale.
Opere significative come “Coltivare il Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, che indaga la relazione simbiotica tra natura, società e tecnologia, e “Pace con la natura” di Pablo Atchugarry, un ulivo secolare trasformato in simbolo di riconciliazione tra uomo e ambiente, testimoniano l’impegno dell’arte a riflettere sui temi centrali dell’alimentazione e dell’agricoltura sostenibile.
Il Museo Mune abbraccia una visione olistica del cibo, che va ben oltre la sua mera funzione nutrizionale.

Il cibo è identità, cultura, storia, diplomazia, un linguaggio universale che connette le diverse civiltà.

Il Museo si propone di facilitare il dialogo e la collaborazione, tessendo una rete tra le tradizioni agricole locali e le innovazioni tecnologiche più avanzate, per un futuro alimentare più equo e resiliente.

L’esperienza museale mira a ispirare una nuova consapevolezza, a promuovere un cambiamento di paradigma che metta al centro il rispetto per la terra, la valorizzazione delle biodiversità e la salvaguardia del patrimonio agricolo globale.

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