L’avvento di una nuova era alimentare, caratterizzata dalla crescente consapevolezza dell’impatto ambientale e sociale della produzione proteica, sta plasmando un mercato globale di proporzioni inaudite.
Le proiezioni indicano un valore superiore ai 900 miliardi di euro entro il 2050, con la potenziale creazione di un bacino di lavoro di 10 milioni di persone, segnando una trasformazione radicale del sistema alimentare mondiale.
Questo fenomeno è al centro degli Stati Generali delle Proteine Alternative (SGPA), un evento inaugurale che si configura come punto di riferimento imprescindibile per il settore.
L’SGPA, con il titolo “Oltre la Fonte: Proteine Alternative, Sfide e Opportunità per il Futuro”, si terrà il 21 ottobre presso la Fondazione Feltrinelli di Milano e ambisce a diventare un crocevia di idee e competenze.
L’evento non si limita a un’analisi puramente tecnica; intende affrontare la questione in tutta la sua complessità, estendendo la riflessione a livelli che vanno dalla biotecnologia all’implicazioni normative, dall’etica alla percezione pubblica, fino alle dinamiche socio-culturali che influenzano le scelte alimentari.
La crescente domanda di alternative proteiche – che spaziano dai prodotti a base vegetale avanzati a quelli ottenuti tramite processi di fermentazione di precisione, fino a nuove frontiere come le proteine da microalghe o coltivate in laboratorio – è alimentata da una convergenza di fattori.
La crescente pressione demografica, l’aumento dei consumi, la necessità di ridurre l’impronta ecologica dell’agricoltura intensiva e le preoccupazioni legate al benessere animale spingono verso soluzioni innovative e sostenibili.
L’SGPA si propone di catalizzare un dialogo costruttivo tra i diversi attori della filiera: ricercatori impegnati nello sviluppo di nuove tecnologie, imprenditori desiderosi di sfruttare le opportunità di mercato, associazioni di categoria che rappresentano gli interessi dei produttori e dei consumatori, e istituzioni pubbliche che definiscono le politiche di settore.
L’obiettivo è tracciare una rotta comune, definendo standard qualitativi, promuovendo la trasparenza, incentivando la ricerca e favorendo l’adozione di pratiche sostenibili lungo l’intera catena del valore.
Il programma prevede una ricca agenda di interventi, tavole rotonde e workshop, con la partecipazione di figure di spicco del panorama accademico, rappresentanti di aziende leader, opinion leader e testimonial impegnati nella promozione di un’alimentazione più consapevole e responsabile.
Un focus particolare sarà dedicato all’esplorazione delle implicazioni etiche, sociali e psicologiche legate all’adozione di nuove fonti proteiche, al fine di favorire un’accettazione diffusa e una transizione armoniosa verso un futuro alimentare più resiliente e inclusivo.
Si intende stimolare una riflessione approfondita sulla semiotica del cibo, ovvero il significato e la comunicazione che ruotano attorno alle proteine alternative, per superare pregiudizi e promuovere una comprensione accurata dei benefici offerti.



