Granchio Blu: 3,7 milioni per Difendere le Coste Italiane

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Un’iniezione di risorse significative, pari a 3,7 milioni di euro residui dal Fondo di Solidarietà Nazionale della Pesca (FSN), è stata destinata a rafforzare le difese contro l’invasione del granchio blu, con particolare attenzione a Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, le regioni che sopportano il peso maggiore di questa emergenza biologica. L’annuncio, reso noto dal Commissario Straordinario Enrico Caterino durante un’audizione informale alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, sottolinea un impegno continuo a salvaguardare un settore economico vitale per il Paese.L’ulteriore finanziamento si aggiunge ai già consistenti 37 milioni di euro precedentemente stanziati, evidenziando una risposta proattiva e strutturata di fronte a una minaccia che rischiava di compromettere la resilienza delle comunità costiere e delle filiere produttive. Il Presidente della Commissione Agricoltura, Mirco Carloni, ha enfatizzato come questo intervento non sia solo un palliativo, ma una misura strategica per tutelare la stabilità economica e sociale di un territorio strettamente legato alla pesca e all’acquacoltura.L’invasione del granchio blu, specie allogena particolarmente aggressiva, ha infatti generato gravi squilibri ecologici ed economici, con impatti devastanti sulla biomassa ittica locale, sulla redditività delle attività di pesca e sull’occupazione. L’approccio adottato, lungi dall’essere limitato a un mero contrasto biologico, si è rivelato olistico e innovativo. Si è infatti perseguito un modello di gestione della crisi che include la valorizzazione della risorsa, trasformando il granchio blu da problema a potenziale opportunità di sviluppo sostenibile.Questo approccio multifattoriale ha compreso azioni mirate a promuovere l’acquacoltura, stimolando la creazione di nuove imprese e la riqualificazione della forza lavoro. Sono state implementate misure di sostegno alle aziende operanti nel settore, favorendo la resilienza e la competitività. La diversificazione delle filiere produttive e la promozione di prodotti locali, inclusi quelli derivati dal granchio blu, rappresentano un elemento cruciale per garantire la sostenibilità a lungo termine del settore.La gestione di questa emergenza evidenzia, inoltre, la necessità di investire in ricerca e innovazione per comprendere meglio le dinamiche delle specie aliene e sviluppare strategie di prevenzione e controllo più efficaci. Un sistema di monitoraggio costante e la collaborazione tra istituzioni, ricercatori e operatori del settore sono fondamentali per anticipare nuove minacce e proteggere la biodiversità marina. L’esperienza maturata con il granchio blu rappresenta un banco di prova importante per affrontare sfide future legate all’impatto delle specie aliene sugli ecosistemi marini e sulla sicurezza alimentare.

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