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venerdì 5 Dicembre 2025

Cibo e clima: un binomio urgente per il futuro del pianeta.

La salute del pianeta e il diritto umano al cibo: un binomio inscindibile che richiede un’azione sinergica e urgente.

In vista della Cop30 di Belém e in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, Slow Food lancia un monito ai leader globali: la transizione verso sistemi alimentari sostenibili deve diventare un pilastro centrale delle trattative climatiche, non un mero accessorio.

La crisi climatica, lungi dall’essere un fenomeno puramente ambientale, si rivela una profonda emergenza socio-agricola, alimentata da modelli economici distorti.

I sistemi di produzione dominanti, guidati dalla logica del profitto a breve termine, hanno generato un circolo vizioso di degrado ambientale: inquinamento atmosferico e idrico, impoverimento del suolo, perdita di biodiversità.

Ma il danno non si limita all’ambiente.

Questi stessi meccanismi perpetuano e amplificano disuguaglianze sociali, concentrando ricchezza e potere nelle mani di pochi, mentre la maggioranza della popolazione mondiale affronta insicurezza alimentare, precarietà e sfruttamento.
È imperativo abbandonare questa visione miope e abbracciare un approccio olistico, che riconosca l’interconnessione tra salute del pianeta e benessere umano.
Un sistema alimentare etico e resiliente deve garantire il diritto al cibo per tutti, promuovendo al contempo la dignità di tutte le forme di vita che condividono il nostro pianeta.

Ciò implica un ripensamento radicale delle nostre priorità, un cambio di paradigma che coinvolga governi, aziende, consumatori e produttori.

Slow Food, attraverso le voci dei suoi leader – Barbara Nappini, Edward Mukiibi e Carlo Petrini – ha formulato una serie di proposte concrete per i rappresentanti dei governi, indirizzate in Italia al Ministro Gilberto Pichetto Fratin. Queste proposte si concentrano su diversi fronti cruciali:* Promozione dell’Agroecologia: Incentivi economici mirati a sostenere pratiche agricole rispettose dell’ambiente, che rigenerano il suolo, preservano la biodiversità e riducono l’impatto ambientale.

* Sovranità Alimentare come Azione Climatica: Riconoscere il diritto delle comunità locali di definire i propri sistemi alimentari, preservando la cultura, le tradizioni e la resilienza.
* Riforma della Finanza Climatica: Reindirizzare i flussi finanziari verso progetti che supportino sistemi alimentari sostenibili e riducano le emissioni di gas serra.

* Garanzia del Diritto al Cibo: Implementare politiche pubbliche che assicurino l’accesso a cibo nutriente e sicuro per tutti, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione.

* Transizione Energetica Decarbonizzata: Accelerare l’abbandono dei combustibili fossili, sostituendoli con fonti di energia rinnovabile in tutti i settori della filiera alimentare, dall’agricoltura alla trasformazione e alla distribuzione.

* Difesa della Biodiversità Alimentare: Proteggere e promuovere le varietà autoctone di piante e animali, preservando il patrimonio genetico e la resilienza dei sistemi alimentari globali.
La sfida è complessa, ma le soluzioni esistono.
È necessario un impegno collettivo, un cambio di mentalità che metta al centro il benessere del pianeta e la giustizia sociale.

Solo così potremo costruire un futuro in cui il diritto al cibo sia garantito per tutti, in armonia con la natura.

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