L’ottava edizione della Banca Nazionale delle Terre Agricole (BTA), promossa da Ismea, si configura come un motore cruciale per la rivitalizzazione del settore primario italiano, destinando un patrimonio fondiario di oltre 14.000 ettari – potenzialmente fruttuoso per la nascita di circa 571 nuove imprese agricole – con un valore a base d’asta che supera i 180 milioni di euro.
L’iniziativa, in piena coerenza con le linee guida governative e le priorità del Ministero dell’Agricoltura, mira a massimizzare la disponibilità di terra coltivabile, un fattore limitante spesso ostacolo all’espansione e all’innovazione nel comparto.
La BTA non è semplicemente una vendita di terreni; rappresenta uno strumento strategico per l’ottimizzazione della gestione del patrimonio immobiliare di Ismea, promuovendo la sua circolazione e favorendo l’accesso alla terra per nuovi imprenditori, con un focus specifico sulle giovani generazioni, cruciali per il futuro sostenibile del settore.
L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla necessità di rinnovare il tessuto agricolo italiano, contrastando il fenomeno dell’abbandono rurale e incentivando l’insediamento giovanile.
La distribuzione geografica dei terreni a disposizione riflette le dinamiche territoriali del Paese, con una prevalenza nel Mezzogiorno, dove si concentra la maggior parte delle opportunità.
La Sicilia spicca con una quota significativa del 40% delle superfici offerte, seguita dalla Toscana (11%), Sardegna e Calabria (9% ciascuna) e Puglia (7%).
Questa concentrazione geografica indica la volontà di stimolare lo sviluppo agricolo nelle regioni del Sud, spesso penalizzate da problematiche strutturali e dalla carenza di investimenti.
L’edizione 2024 introduce significative semplificazioni procedurali volte a rendere l’accesso alle opportunità più rapido ed efficiente.
La riduzione dei tempi di trasmissione delle manifestazioni di interesse, da 90 a soli 30 giorni, e del periodo di presentazione delle offerte economiche, anch’esso ridotto a 30 giorni, accorcia i percorsi burocratici e favorisce una maggiore partecipazione.
Un altro elemento di significativa importanza riguarda le agevolazioni dedicate ai giovani agricoltori.
L’eliminazione del vincolo di iscrizione al regime previdenziale agricolo come coltivatore diretto o IAP, estende la platea dei beneficiari under 41, rimuovendo un ostacolo spesso insormontabile per l’ingresso di nuove generazioni nel settore.
Questa misura, coerente con l’evoluzione normativa, mira a facilitare l’accesso alla terra e a incentivare l’imprenditoria giovanile in agricoltura.
La BTA si articola in due canali principali: il lotto permanente, accessibile in qualsiasi momento dell’anno, e il lotto periodico, con una procedura suddivisa in fasi all’interno di una finestra temporale definita.
Il lotto permanente comprende 386 terreni, mentre il lotto periodico ne include 85, suddivisi in tre tentativi di vendita progressivi.
Questo approccio mira a massimizzare le possibilità di vendita dei terreni, offrendo diverse opportunità nel tempo.
Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate esclusivamente attraverso il portale dedicato fino al 19 novembre 2025, garantendo un processo trasparente e digitalizzato.
In sintesi, la BTA si proietta come un volano per l’agricoltura italiana, un investimento nel futuro del Paese e un’opportunità concreta per coloro che desiderano intraprendere o espandere la propria attività nel settore primario.



