Il XIX Congresso Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, in programma a Roma dal 5 al 7 novembre, si configura come un appuntamento cruciale per il futuro del settore agroforestale italiano.
L’evento, inaugurato con una giornata dedicata al Giubileo Agroalimentare, si propone non solo di celebrare un patrimonio di competenze secolare, ma soprattutto di orientare la professione verso le sfide complesse del XXI secolo, rendendola attrattiva per le nuove generazioni e capace di rispondere alle emergenti necessità della società.
In un contesto globale segnato da crisi ambientali, instabilità economica e tensioni geopolitiche, il Congresso, presieduto da Mauro Uniformi, intende stimolare una riflessione approfondita sul ruolo strategico degli agronomi e dei forestali.
Il titolo “Radici nel futuro” incarna questa visione: un’eredità di saperi consolidati, proiettata verso un domani da plasmare con competenza, innovazione e, imprescindibilmente, con un approccio eticamente consapevole.
L’integrazione dell’intelligenza artificiale, intesa non come sostituzione del capitale umano, ma come potenziamento delle capacità professionali, sarà un filo conduttore trasversale.
La cerimonia inaugurale, ospitata presso la sede della FAO, vedrà la partecipazione di figure di spicco come Mons.
Arellano, Osservatore permanente della Santa Sede presso la FAO, il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e Maurizio Martina, Vice Direttore Generale della FAO.
Il focus di questa prima giornata sarà incentrato su temi di profonda rilevanza: la bioetica applicata all’agricoltura e alla silvicoltura, la ridefinizione del concetto di sostenibilità – estendendolo non solo all’ambiente, ma anche al benessere sociale e alla giustizia economica – e l’analisi critica delle nuove definizioni di transizione ecologica.
Particolare attenzione sarà rivolta all’impatto potenziale delle tecnologie di precisione e dei sistemi di supporto alle decisioni, con l’obiettivo di mitigare le possibili disparità e garantire un accesso equo ai benefici dell’innovazione.
I giorni successivi, all’interno del Palazzo del Campidoglio, saranno dedicati alla discussione e all’approfondimento di quattro tesi congressuali, incentrate su temi chiave per lo sviluppo sostenibile del settore agroforestale.
Si prevede un ampio confronto tra esperti, professionisti, istituzioni e stakeholder, con l’obiettivo di identificare soluzioni concrete e strategie innovative per affrontare le sfide future.
Il culmine del Congresso sarà la firma della Carta di Roma, un documento programmatico che delineerà le linee guida e gli obiettivi del sistema ordinistico per i prossimi anni.
La Carta rappresenterà un impegno formale a promuovere la professionalità, l’etica e la responsabilità sociale degli agronomi e dei forestali, contribuendo a costruire un futuro più resiliente, equo e sostenibile per l’Italia e per il mondo.
Si auspica che il documento sia un punto di riferimento per le future politiche agricole e forestali, e che stimoli un dibattito pubblico informato e partecipato.



