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venerdì 5 Dicembre 2025

Allarme Influenza Aviaria: ASUGI in stato di emergenza

Un’allarmante ondata di influenza aviaria di elevata patogenicità (IAHP) sta investendo il territorio giuliano-isontino, manifestando una gravità superiore rispetto alle ricorrenti manifestazioni invernali.

L’emergenza, segnalata dall’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), non si limita agli uccelli acquatici migratori che trovano rifugio nella laguna di Grado, ma si estende a specie opportunistiche come gabbiani e cigni lungo la fascia costiera triestina, indicando una potenziale ampia diffusione del virus.
La natura influenzale dell’agente patogeno, un virus RNA soggetto a mutazioni e ricombinazioni genetiche, solleva preoccupazioni non solo per la fauna selvatica ma anche per la potenziale trasmissibilità all’uomo, seppur con un rischio attualmente considerato basso ma non trascurabile.

Questa trasmissione antropozoonotica, sebbene rara, può innescare patologie respiratorie acute e, in alcuni casi, evolvere in forme gravi.
La specificità del virus e la sua capacità di adattamento genetica rappresentano una sfida costante per la prevenzione e il controllo delle infezioni.
Il rischio primario, tuttavia, rimane per gli allevamenti avicoli.

L’IAHP si rivela devastante per polli e altri volatili domestici, causando elevati tassi di mortalità e ingenti perdite economiche.

L’impatto sull’economia locale e sulla filiera alimentare potrebbe essere significativo.
La vulnerabilità degli allevamenti è accentuata dalla densità di popolazione degli animali e dalle pratiche di gestione che possono favorire la rapida diffusione del virus.

In seguito a questi eventi, l’ASUGI ha emanato precise indicazioni alla popolazione.
Si raccomanda vivamente di evitare qualsiasi contatto fisico con uccelli selvatici deceduti o apparentemente sofferenti.
In caso di ritrovamento di esemplari sospetti, è fondamentale contattare immediatamente il numero di emergenza 112, che permetterà l’intervento di personale specializzato per la rimozione sicura e la gestione appropriata delle carcasse.

Particolare attenzione è rivolta agli allevatori, sia professionali che amatoriali.
La misura preventiva più efficace consiste nel mantenere il pollame al chiuso, preferibilmente in strutture recintate e coperte, riducendo al minimo le interazioni con l’ambiente esterno e limitando l’accesso a persone non autorizzate.

L’adozione di rigidi protocolli igienico-sanitari nei pollai, compresa la disinfezione periodica delle superfici e l’implementazione di misure di biosicurezza, è altrettanto cruciale.

In caso di mortalità anomala nell’allevamento, la comunicazione tempestiva e obbligatoria al servizio veterinario dell’ASUGI è un imperativo legale e una misura essenziale per il controllo dell’epidemia e la prevenzione di ulteriori contagi.
La sorveglianza veterinaria intensificata e la diagnosi precoce sono strumenti fondamentali per contenere la diffusione del virus e proteggere la salute pubblica e il patrimonio zootecnico locale.

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