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venerdì 5 Dicembre 2025

Nestlé ridimensiona: 16.000 licenziamenti e riorganizzazione strategica

Nestlé, colosso globale dell’alimentare e delle bevande, annuncia una ristrutturazione strategica di ampio respiro che comporterà la riduzione di circa 16.000 posizioni lavorative a livello mondiale entro i prossimi ventiquattro mesi.

Questa misura, che incide su circa il 6% della forza lavoro complessiva, è stata presentata dal neoamministratore delegato, Philipp Navratil, nel contesto di un bilancio dei primi nove mesi dell’anno che evidenzia un rallentamento, con un fatturato in calo dell’1,9%, attestatosi a 65,9 miliardi di franchi svizzeri (equivalenti a circa 71 miliardi di euro).
L’iniziativa, lungi dall’essere una mera risposta a performance economiche deludenti, si configura come parte di un profondo ripensamento del modello operativo del gruppo.

Navratil, assunto alla guida di Nestlé a settembre, ha esplicitamente dichiarato che il panorama economico globale è in rapida evoluzione, richiedendo una maggiore agilità e adattabilità da parte del colosso svizzero.

La riduzione del personale non è quindi percepita come un taglio indiscriminato, bensì come una necessità imposta dalla crescente complessità del mercato, dalla trasformazione delle abitudini dei consumatori e dall’imperativo di ottimizzare le risorse in un contesto di incertezza geopolitica e inflazione persistente.
La riorganizzazione prevista mira a focalizzare le attività di Nestlé su aree di crescita strategiche, come i prodotti nutraceutici, l’alimentazione animale, il caffè di alta qualità e le soluzioni alimentari sostenibili.
Questa riallocazione di risorse implicherà una maggiore automazione dei processi, l’adozione di tecnologie digitali avanzate e una revisione dei modelli di produzione e distribuzione.

Si tratta di un processo di “digital transformation” che mira a migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e accelerare l’innovazione.
La decisione di ridurre il personale è accompagnata da un impegno a supportare i dipendenti interessati, offrendo programmi di riqualificazione professionale, assistenza nella ricerca di nuove opportunità lavorative e pacchetti di incentivazione alla voluntary exit.
L’azienda riconosce l’importanza del capitale umano e si impegna a mitigare l’impatto della riorganizzazione sulla comunità lavorativa.

Oltre alla riduzione del personale, la ristrutturazione di Nestlé include una revisione approfondita del portafoglio prodotti, con la possibilità di disinvestimenti in aree considerate non strategiche o a basso potenziale di crescita.
L’obiettivo è semplificare l’organizzazione, migliorare la reattività del mercato e concentrare gli investimenti su prodotti e servizi che offrono il massimo ritorno.

L’annuncio segna quindi un punto di svolta nella storia di Nestlé, indicando una volontà di affrontare le sfide del futuro con coraggio e determinazione, pur mantenendo un approccio responsabile nei confronti dei propri dipendenti e delle comunità in cui opera.
La sfida per Navratil sarà quella di guidare il gruppo attraverso questo periodo di transizione, bilanciando l’imperativo di efficienza economica con l’importanza di preservare la reputazione di un marchio globale di eccellenza.

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