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venerdì 5 Dicembre 2025

Mercosur, un’opportunità per il vino europeo: crescita e nuovi mercati.

L’intesa commerciale tra l’Unione Europea e il Mercosur (che include Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay) non deve essere percepita come una minaccia esistenziale per il settore vitivinicolo europeo, bensì come un’opportunità strategica per diversificare i mercati e consolidare la presenza europea in un contesto globale in rapida evoluzione.
Lungi dall’essere un “affogamento” da parte del vino argentino, l’accordo rappresenta un’occasione per riequilibrare le dinamiche commerciali e generare valore aggiunto per le aziende europee.
Il Brasile, in particolare, emerge come il fulcro di questa nuova fase di espansione.
Pur non potendo ambire a sostituire il mercato statunitense in termini di volumi di esportazione, il Brasile offre un bacino di potenziali consumatori stimato tra i 25 e i 30 milioni di persone, un segmento di mercato ancora in gran parte inesplorato per il vino europeo.

Ignacio Sanchez Recarte, segretario generale del Comitato Europeo delle Imprese Vinicole (Ceev), un’organizzazione che incarna la potenza del settore, rappresentando il 90% delle esportazioni di vino europeo attraverso 25 associazioni provenienti da 13 paesi dell’UE, più Svizzera, Gran Bretagna e Ucraina, sottolinea come l’accordo, pur non essendo privo di complessità, non presenti elementi negativi intrinseci.
La graduale eliminazione dei dazi, attualmente fissati al 18%, permetterà un processo di adattamento sostenibile e mitigherà l’impatto diretto sulle importazioni di vino argentino.
Nel 2024, le esportazioni di vino UE verso i paesi del Mercosur hanno raggiunto i 238 milioni di euro, pari all’1,3% dell’export totale.
Il Brasile assorbe l’86% di questa cifra, pari a 205 milioni di euro.
I dazi imposti hanno comportato un impatto economico di 44 milioni di euro.

L’eliminazione progressiva di questi dazi consentirà di stabilizzare i prezzi al consumo e generare margini di manovra per investimenti strategici.

Attualmente, il consumo pro capite di vino in Brasile si attesta a 2,1 litri all’anno.

Un lavoro di sensibilizzazione e promozione culturale è essenziale per incrementare la popolarità del vino e stimolare la domanda.

L’accordo Mercosur offre all’UE l’opportunità di guadagnare terreno rispetto ai competitor come Cile e Argentina.

Il Cile, sebbene benefici di tariffe zero, presenta costi logistici significativamente più elevati.
L’UE, grazie alla sua efficiente rete di trasporto marittimo, può compensare questa differenza e offrire prodotti a prezzi più competitivi.

L’urgenza di approvare l’accordo Mercosur è inequivocabile.

La sua implementazione rappresenta non solo una mossa commerciale, ma un investimento nel futuro del settore vitivinicolo europeo, aprendo nuove prospettive di crescita e consolidando la sua posizione nel panorama globale.
L’accordo, dunque, è una chiave per accedere a un mercato emergente e per rafforzare la competitività del vino europeo.

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