Slow Food Italia: Assemblea Nazionale a Roma per il Futuro del Cibo

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Roma si appresta a ospitare un evento cruciale per il futuro di Slow Food Italia: un’assemblea nazionale che riunirà seicento delegati provenienti da ogni angolo della penisola, presso la sede della FAO, tra l’undici e il dodici luglio. Questa non è semplicemente una riunione formale, ma un momento di profonda riflessione strategica e di condivisione di prospettive, volto a definire il percorso dell’associazione negli anni a venire.L’iniziativa si configura come un’occasione corale, un’espressione di comunità che va oltre il mero rinnovo delle cariche associative. Slow Food, nata dall’intuizione di Carlo Petrini a Bra, intende promuovere un ampio dibattito, accogliendo non solo i propri membri, ma anche un variegato gruppo di “amici” – accademici, economisti, attivisti, artisti – per co-creare una visione di un futuro alimentare più equo e sostenibile, un’ “Altra Idea di Mondo”.Nel contesto attuale, caratterizzato da un apparente disinteresse verso le dinamiche civiche e politiche, Slow Food Italia, sotto la guida della presidente Barbara Nappini, riafferma l’importanza vitale della partecipazione attiva e della rappresentanza democratica. L’associazione pone al centro la delega basata sull’adesione a valori condivisi e riconosce la collettività come un soggetto politico in grado di influenzare il cambiamento.La missione di Slow Food, infatti, trascende la semplice promozione di prodotti di qualità. Rappresentare la voce di una comunità vasta e consapevole, che rivendica il diritto al cibo buono, pulito e giusto per ogni individuo, costituisce il fondamento etico del lavoro svolto. Questo impegno si traduce in un dialogo costante e profondo con i territori, ascoltando le istanze locali e promuovendo soluzioni concrete per la salvaguardia della biodiversità, la valorizzazione delle piccole produzioni e la difesa dei diritti dei produttori e dei consumatori. L’assemblea nazionale si prefigge dunque di rafforzare questo approccio, delineando strategie innovative per affrontare le sfide emergenti nel panorama agroalimentare globale, dalla crisi climatica alla perdita di biodiversità, passando per le disuguaglianze sociali ed economiche.

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